Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
/ A GRANDE GUERRA D'ITALIAne Nazionalista Italiana — Gruppi Nazionali Liberali — Fasci d'Azione interventista.
Al contenuto di quel memoriale si riconnette il movimento parlamentare del marzo, che finì con un voto di fiducia per il Governo — ma che fu poi ripreso nel giugno e condusse alla caduta del Ministero Salandra.
« Dopo avere scritto la pagina più bella della politici e della storia italiana — aveva detto un giornale di Francia — da 56 anni a questa parte, l'on. Salandra, disceso dal potere, che egli aveva onorato con una coscienza fiera, a testa alta e senza una paro'a amara, darà tutto il suo concorso ai suoi successori, purché portino la stessa lealtà impeccabile nella condotta della guerra ».
Il più autorevole organo dell'opinione pubblica inglese aveva giudicato la crisi italiana uno di quei do'orosi incidenti che sono quasi inevitabili in regimi democratici sotto il peso di una grande guerra, esprimendo giustamente la certezza che la crisi non avrebbe avuto nessuna influenza sui vincoli che univano l'Italia agli alleati. Aggiungeva che l'on. Salandra con un po' di abilità propria dei vecchi parlamentari, ammettendo nuovi colleghi nel ministero, avrebbe potuto conservare il potere.
Era la verità : avrebbe potuto. Ma lo avrebbe voluto?
Il giorno 19 marzo, quando alla Camera si erano manifestate le prime ostilità, l'on. Salandra aveva detto :
« Voi potete ora, senza tema di ingiuriarci e di addolorarci, dichiarare che non siamo più gli uomini adatti per l'ora presente. Noi ci inchineremo reverenti alla sovrana sentenza della rappresentanza nazionale, e chie deremo ai nostri successori che adoperino le nostre residuali energie per qualunque più umile ufficio che ci consenta di concorrere ancora come potremo a'I'impre-sa che deve essere compiuta da noi o da altri.
« Io chiederò loro che mi lascino andare in mezzo al popolo, nel paese che ancora mi crede, per dire agli italiani : stringetevi tutti intorno al governo che il Re e il Parlamento vi hanno dato, non v;. dividete, non discutete, non disputate, rinviate ad altro giorno le vostre più legittime, ambizioni, le vostre più giuste recriminazioni,
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