Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MINISTERO NAZIONALI-.
,
La Camera gli diede allora un voto di fiducia. Ma quando, tre mesi più tardi, TÌmase in minoranza, l'on. Salandra lasciò il potere con la stessa austera serenità che in quelle parole aveva manifestato.
Si seppe più tardi che l'on. Salandra, preparato da tempo a lasciare il potere, aveva messo gli occhi sull'onorevole Boselli, come sul più degno successore. Fu nel marzo, a Torino, che Salandra parlò per la prima voUa all'on. Boselli della eventuale necessità ch'egli gli succedesse nella direzione del Governo e gli disse, anzi, chiaramente, di tenersi pronto.
A queste prime intese fra i due uomini di Stato si riferi una frase pronunziata dall'on. Salandra a Torino. Egli disse press a poco così : « La trincea logora e poti ebbe accadere che coloro i quali la occupano dovessero ritirarsi nelle retrovie; ma in questo caso dovrebbero essere pronti altri uomini della stessa fede per prenderne il posto II.
E infatti, quando l'on. Salandra presentò le dimissioni, fece senza esitare la designazione dell'on. Boselli alla Corona, che l'accolse.
E fu così che l'on. Boselli, in oienò accordo con l'on. Salandra, si accinse con giovanile fervore a formare '1 Gabinetto di concentrazione dei partiti nazionali. Non è dubbio che, durante lo svolgimento della crisi, l'on. Salandra energicamente cooperasse per facilitare il compito all'on. Boselli. Basti ricordare l'insistenza da lui a-doperata per persuadere l'on. Sonnino a rimanere ministro degli esteri nel nuovo Gabinetto, condizione questa ritenuta dall'on. Boselli assolutamente necessaria per la formazione del proprio Ministero. Con ciò l'on. Salandra mirava, evidentemente, a due alti fini : affidare la
| |
Camera Boselli Torino Salandra Governo Stato Torino Corona Gabinetto Gabinetto Ministero Salandra Boselli Salandra Boselli Salandra Salandra Boselli Sonnino Boselli Salandra
|