Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINISTERO NAZIONALI-.
      la guerra, era senz'altro indicato a raccogliere tutte le forze del Parlamento per assicurare la piena attuazione del programma della guerra nel giorno in cui al Ministero presieduto dall'on. Salandra veniva a mancare la pos sibilila di attuarlo. Poiché nella maggioranza affermatasi contro l'on. Salandra non era un concetto comune della situazione, nè un programma comune riguardante l'avvenire, una sola decisione si presentava come possibile : quella, cioè, di affidare a un uomo superiore ai partiti l'incarico di raccogliere in un solo fascio le energie di tutti i partiti che fossero disposti ad accettare l'unico programma possibile in Italia : il programma della guerra e della vittoria.
      L'on Boselli. a quanto si affermava, volle cercare nella Camera qualche idea direttiva per la soluzione della crisi. Egli dovette tornare col pensiero necessariamente all'opposizione parlamentare del marzo. Quanta differenza fra il marzo e il giugno! Allora l'opposizione al Ministero Salandra aveva avuto un'idea che non riuscì a concretarsi in un fatto, mentTe ora c'era un fatto dal quale riusciva difficile estrarre un'idea. Nel marzo gli oppositori chiedevano all'on. Salandra una maggiore collaborazione con gli Alleati. L'idea del Ministero nazionale sorse come logica conseguenza di quei postulati : il Ministero nazionale doveva dar modo di accrescere e rendere più intimi i contatti fra governo e paese e di far partecipare al governo i rappresentanti naturali di quelle tendenze.
      Molte cose erano mutate in tre mesi; ma l'idea del Ministero nazionale era ancora la sola che potesse dare una base alla nuova combinazione di governo.
      L'opera — notava il Corriere della Sera — si presenta anche più difficile di quanto si potesse supporre. Dall'on. Boselli si richiedeva, per giungere a un buon risultato, molta energia e un alto sentimento del compito a lui affidato; dai gruppi parlamentari si richiedeva molto patriottismo e grande abnegazione di particolari interessi; ma non tutti i gruppi, non tutti gli elementi della Camera sentirono ugualmente il dovere di metter da paTte, in un ora eccezionalissima, le loro particolari aspirazioni.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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