Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
/ A GRANDE GUERRA D'ITALIAL'Alleanza democratica non riuscì invero a facilitare il lavoro dell'on. Boselli. Un Ministero nazionale poteva anche essere composto di dodici ministri e ogni partito poteva tenersi soddisfatto di aver ili esso un suo rappresentante. Invece i rappresentanti dei partiti si moltiplicarono e il Ministero aumentò di mole, se non di agile compattezza. L'on. Boselli non ebbe un compito facile allorché dovette metter d'accordo tante diverse richieste; allargò, finché potè, i confini del Ministero, creando incarichi nuovi e posti di ministro senza portafoglio : tuttavia fino all'ultimo la sua opera rimase ingrata. 1 gruppi parlamentari non intesero abbastanza che il Ministero nazionale non doveva essere ridotto a un Ministero di coalizione; e che, più che a partecipare al governo con molti dei loro uomini, essi dovevano ambire a figurare ir esso con quello dei loro uomini che p'ù e meglio a-vesse potuto dare alla patria nella grande ora.
Comunque, se la composizione del nuovo Ministero non andò esente da appunti, tutti riconobbero che non mancavano in esso notevoli valori, raggruppati intorno alla bella figura di Paolo Boselli, grande assertore della guerra nell'ora delle supreme decisioni.
La mattina del 19 giugno 1916 il Re firmò il decreto per la costituzione del nuovo Gabinetto, che risultò così composto :
On. PAOLO BOSELLI, Presidente del Consiglio dei Ministri;
On. SIDNEY SONNINO, ministro degli Affari Esteri;
On. GASPARE COLOSIMO. ministro per le Coloni-,
On. VITTORIO EMANUELE ORLANDO, ministro per l'Interno;
On. ETTORE SACCHI, ministro per la Grazia, Giustizia e Culti;
On. FILIPPO MEDA, ministro per le Finanze;
On. PAOLO CARCANO, ministro per il Tesoro;
Generale PAOLO MORRONE. ministro per la Guerra;
Ammiraglio CAMILLO CORSI, ministro per la Marina;
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