Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtoria finale. 11 nuovo Ministero nazionale è l'espressione ài questo sentimento che ha fuso in un blocco solo tutte le energie nazionali per superare il momento decisivo "lei grande conflitto. Si può adunque ben dire che l'avanzata austriaca è completamente fallita nei suoi scopi politici.
      « Per quel che riguarda i suoi scopi strategici, le notizie che vengono dal Trentino e dalla Galizia (l'intervista era in data del 25 giugno) annunciano ben chiaramente che l'avanzata austriaca è destinata a convertirsi in un disastro. A una condizione sola infatti l'avanzata austriaca poteva essere un successo per l'Austria e per la Germania : a condizione cioè di sfondare e disperdere rapidissimamente l'esercito italiano. Bisognava in altre parole che l'esercito austriaco in brevissimo periodo riuscisse ad avere su noi tale vantaggio da potere con sollecitudine riportare le sue forze alla fronte russa. Ciò non riuscì affatto per due motivi : in primo luogo per la bravura con cui il nostro esercito seppe riaversi dalla prima sorpresa, organizzando subito una difesa così forte da convertirsi in controffensiva, e in secondo luogo per la celerità con cui i nostri valorosi alleati russi seppero approfittare del momento propizio per sviluppare la loro offensiva ».
      Interrogato sui rapporti fra l'Italia e la Germania, l'on. Bissolati dichiarò che una risposta categorica su questo punto non si poteva dare : quello che è certo, disse, si è che l'Italia proseguirà senza esitanze la sua azione sulla linea assegnatale dalla sua guerra, la quale, per forza di cose e per effetto dei trattati di alleanza, è una guerra sola con la guerra dei nostri alleati contro l'Austria e la Germania. Questa unità non può non diventare sempre più evidente, a mano a mano che il giuoco si fa più serrato.
      k Voglio dire — concluse Bissolati — che più forti e decisivi saranno i colpi che si assestano all'Austria, e più essi dovranno essere risentiti dalla Germania. Un'altra cosa è certa : il contributo portato dall'Italia alla causa comune in questo momento è inapprezzabile. Coi suoi immensi sacrifici di sangue, col suo sforzo nobilissimo di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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