Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINISTERO NAZIONAI Lvolontà, l'Italia sta scrivendo il suo maggior titolo di credito sul libro della nuova Europa ».
      L'on. Berenini, intervistato a sua volta, dichiarò fra l'altro :
      « Il governo oggi ha assunto una enorme responsabilità perchè deve — e si è formato per questo — infondere nuove energie a tutta l'attività dello Stato, così per l'azione bellica propriamente detta come per ogni altra, che a quella si collega, dei rapporti coi nostri alleati per renderli più saldi e più intimi contro il nemico comune, della vita civile ed economica interna, della preparazione del più o meno prossimo domani. E la fiducia di tutta la Camera, e, per essa, del Paese, impone responsabilità ben più gravi di quelle che derivano dalla fiducia di una determinata maggioranza. E il governo cosi come è costituito, è tale da sostenerne il peso...
      n Non è esatto che l'attuale sia un governo senza colore; esso porta i tre colori nazionali che sono il simbolo e la fede della patria.
      « Oggi l'arco di tutti i nostri pensieri, di tutti i nostri sentimenti, è teso verso la vittoria della civiltà, della libertà, del diritto : ogni altra preoccupazione scompare, è miserevole cosa! Tutti i cervelli, tutti i cuori sotto l'unica sensazione (chi non la prova non può sentire questa verità) della necessità e giustizia della nostra guerra, Vdevono fondersi in unità meravigliosa, senza pregiudizi, nè preconcetti, nè ostracismi sistematici. In questo è veramente la concordia, è la disciplina del paese : ad esse deve corrispondere il governo. Ma poteva a questo altissimo fine conformarsi il governo nato prima della guerra, in condizioni parlamentari poco definite ma pur sempre governo di parte e di maggioranza? All'on. Salandra non verrà meno la gratitudine degli italiani per aver capito e sentito l'ora storica segnata ai nuovi destini d'Italia; ma perchè gli fosse conservata conveniva che il governo si liberasse anche dal sospetto di identificare gli interessi supremi della patria con gli interessi di una tendenza politica ».
      All'osservazione mossagli che l'assenza d'uniformità
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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