Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MINISTERO NAZIONALI-.
l'on. Boselli e stringergli con effusione la mano, tra nuovi applausi fragorosi...
La Camera aveva accolto con le più calorose manifestazioni il programma del Ministero nazionale; la pubblica opinione sottoscrisse il lusinghiero giudizio.
« E un programma — scriveva il Corriere della Sera — ispirato a concetti alti e liberali riguardanti non soltanto il corso della guerra in sè, ma tutti gli sforzi e tutte le opere in cui deve affermarsi la cresciuta coscienza e il cresciuto vigore della nuova Italia : programma quindi di guerra e di pace, di vittoria sul nemico e sulle deficienze o negligenze del tempo anteriore a questa crisi del mondo e della nazione.
« Per ciò che riguarda la guerra è stato riaffermato il proposito di dedicare ogni energia del Governo, del rammento, del Paese, alla sua intensificazione e di intensificarla nei rapporti con gli alleati per mezzo d'una sempre più stretta e più esperta intimità di accordi così nel campo militare come in quello economico. La « fronte unica » è oggi una realtà per la quale le parole dei governanti trovano immediata e luminosa conferma negli avvenimenti guerreschi; e a mano a mano che dalla durata della lotta deriva una più esatta valutazione della grandiosità di essa e del suo proiettarsi nell'avvenire, anche dopo la pace, meglio si constata e più efficacemente opera sugli spiriti la necessità della cooperazione economica.
a Per ciò che riguarda la politica l'on. Boselli, se ha accennato nel suo discorso ai giorni in cui ogni partito riprenderà il suo posto nell'agone, ha anche fatto sentire con nobiltà di parola e con larghezza di pensiero degne d'un vecchio liberale, che non invano le grandi ore della storia avranno alitato sulla consueta vita dei partiti, e che l'Italia di domani, per essere pari ai maggiori destini, dovrà essere « più grande » anche e sopra tutto nella sua accresciuta educazione politica ».
Giustamente notava poi il giornale che sovra ogni altra preoccupazione dominava alla Camera il pensiero dei nostri combattenti. Le parole dell'on. MarcoTa e le
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