Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAparole dell'on. Boselli esprimenti la immensa riconoscenza della patria a' suoi prodi avevano prodotto infatti ancora una volta quella fusione perfetta di pensiero e di sentimento che dà ad un'assemblea un solo cuore ardente, un solo grido di ammirazione e di fede.
      «Nobili parole — commentava l'Idea Nazionale ¦— ha pronunciato Paolo Boselli, parole di fede e di volontà quali si convengono al governo di una nazione cui il valore degli eserciti e la sapienza del condottiero dischiudono ^a via della vittoria : parole animatrici e virili, parole di ammirazione e di amore per quelli che sulle Alpi contrastate combattono per l'Italia, parole di coraggio e di concordia per tutti quelli che in patria collaborano con l'opera alla grande bisogna redentrice, parole di inflessibile ammonimento a chi osasse ancora sperare di poter insinuare tra il popolo italiano e la sua vittoria il veleno della propria traditrice viltà ».
      Il giornale nazionalista trovava tuttavia ch'erano parole troppo prive ancora di propositi concreti, di quei propositi cioè da cui dipendevano non solo la vittoria italiana, ma anche i frutti della vittoria per le vitali necessità dell'Italia-, cioè il valore stesso della vittoria per il nostro necessario avvenire.
      Il giornale avrebbe voluto una più concreta affermazione della volontà di intensificare illimitatamente la produzione delle armi per fare sèmpre più forte l'Italia non solo durante la guerra ma anche e sopratutto al momento, per noi decisivo, della liquidazione della guerra. Avrebbe voluto una risoluta affermazione — di fronde a tutti — del nostro diritto e della nostra necessità sulla opposta sponda adriatica, nel Mediterraneo, in A-sia Minore, nel Mar Rosso, nel nuovo assetto coloniale dell'Africa. Ed a proposito della frase dell'on. Boselli, che la bandiera italiana rifulgerà dovunque è Italia, 17-dea Nazionale osservava :
      « Spirito venerando del Risorgimento è questo, ma lo spirito della grande nazione italiana può e deve andare oltre. Non solo « dovunque è Italia >, ma dovunque deve essere Italia ».
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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