Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MINISTERO NA /.IONA LEdi conquiftn, ma che è per la civiltà, per l'umanità, è per restituire nella sua valida funzione il diritto che a' cuni popoli hanno cercato di manomettere, che noi, con la forzo cerchiamo di far ritornare in onore: avanti, a v<\nti per la grandezza d'Italia unita oggi in un solo pensiero, in un solo sentimento, con un'anima sola che deve essere un faro di libertà che affronta tutti i dolori e tutti i sacrifici e ne faccia domani lo stendardo ed il labaro per cui la Patria nostra marcerà verso i suoi destini, verso la missione che la storia e la civiltà le hanno assegnato nel mondo ».
Ad una cerimonia scolastica i ministri 'luffini e Arietta pronunciarono discorsi improntati a latina nobiltà di sentimenti.
L'on. Arlotta disse che « come è per noi questione essenzi&le la vita, la ricostituzione del nostro naviglio d.» traffico che trasporti nei mari il segno certo della e-¦ tergia materiale della nostra gente, così è questione "li onore nazionale snidare dai suoi ultimi recessi la vergogna dell'analfabetismo e spandere su tutti i nostri figli indistintamente la luce che si irradia dalla scuola ».
Ma non basta la cultura; ricordò il ministro, che se ha valoie l'affermazione teutonica, esser stata la guerra del '70 vinta dal maestro di scuola, la Germania fu poi morsa dal serpente della superbia quando ritenne che l'alto grado della sua cultura scientifica fosse titolo sufficiente a far sovrapporre violentemente la propria razza a tutte le altre vicine e lontane. L'oratore rilevò non essere sufficiente i gas mefitici distillati nei laboratori universitari a dare al popolo la supremazia morale su tutti gli altri; il genio latino non crederà mai ad un primato il quale non si accoppii alla bontà ed alla pietà del proprio simile, al sentimento di giustizia, di libertà e di onore indistintamente per tutti i popoli della terra.
Maledì in ultimo il laccio di canape che cinse il collo « del nostro santo collega Battisti », augurando che alla non lontana posa dell'ultima pietra dell'edificio scolastico, di cui in quel giorno s'era murata la prima, potesse
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I Reggio — La grande guerra d'Italia — Voi. XN 4
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