Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
/ A GRANDE GUERRA D'ITALIAil sindaco collocarvi la bandiera della Patria già del tutto unita e redenta
11 ministro Ruffini rilevò come la posa della prima pietra di un edificio scolastico sia stata sempre un atto solenne di una incomparabile dignità, come un sacro rito propiziatorio perchè in esso è posta la speranza e la fede più pura per l'avvenire dei nostri figli; ma in questo momento, più ancora che propiziatorio, il voto diventa terribile e storico deprecatorio dei mali che ci minacciano. Chiedendosi quale potrà essere il giudizio delle generazioni future sugli attuali eventi, il ministro si compiacque pensando che l'umile cerimonia della istituzione di una scuola stia a dimostrare alle generazioni venienti come la barbarie e la ferocia siano state solamente nei paesi del nord, non nei paesi ridenti delle terre latine, dove si poteva, pure nell'infuriare della barbarie, pensare all'istruzione e alla fondazione di scuole, testimonianza della civiltà e del pensiero latino.
Parlando poi dell'efficacia di quel poderoso strumento che è l'istruzione, il ministro pose in rilievo che se è vero che la guerra del 1870 fu vinta dalla Germania per l'opera del maestro di scuola prussiano, altrettanto è vero che il principio della rovina della nazione tedesca è dovuto all'ambizione di un dominio che, in un impeto di follia pangermanistica, dalla cattedra universitaria è stata inoculata al popolo tedesco.
Queste esplicite condanne della mentalità germanica, pronunciate da ministri in carica, rvevano un significato che non fu frainteso. Esse preludevano a quell'energica definizione dei rapporti italo-germanici, che già si stava preparando e che non tardò ad essere un fatto compiuto.
In occasione della venuta in Italia di Runciman, ministro inglese del commercio, l'on. Boselli pronunciò a Torino, in onore dell'ospite, un brindisi nel quale non mancavano gli spunti politici.
« Mentre le nostre nazioni — disse il Presidente del Consiglio — sono congiunte nel!'I/ripresa della guerra, voi veniste a stabilire quegli accordi che riguardano le
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