Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINISTERO NAZIONAI Lso delle nostre vittorie. L.b stampa in quel momento ha reso il più grande dei servizi al paese, perchè ha mante nuto ferma la saldezza degli animi, sicura la fede nei de stini d'Italia. Oggi è giorno di vittoria. E la vittoria che ha secondato le armi nostre, continuerà a secondarle.
      « Meritano grande plauso i capitani, grandissimo plau so i soldati. In questa città che è j atria del Duca d'Aosta, mi piace dire ciò che ha scritto a me stamane il ministro Bissolati : che gran parte del merito della vittoria di Gorizia va al Duca d'Aosta.
      a I momenti ardui non sono finiti — continua 1 oratore. — Abbiamo la vittoria, ma la vittoria sarà contrastata ancora. Noi dobbiamo giungere fino alla conquista finale delle aspirazioni italiane, dobbiamo ottenere che ovunque vibri la nazionalità italiana, nella lingua, nella storia, negli animi, ivi sventoli la bandiera italiana
      « Dobbiamo mantenerci stretti e concordi cogli Alleati nostri, perchè insieme con essi noi vogliamo il trionfo della civiltà, di quella civiltà che non consiste solamente nella coltura, ma in tutto riè che forma l'elevazione degli spiriti e la purezza dell'anima nazionale. Ciò non è conforme alla coltura di quei paesi dove per una parte si scrive e si progredisce nella scienza, e per l'altra parte si dimenticano i diritti dell'umanità.
      ii Abbiamo fede di giungere alla vittoria e vi giungeremo, perchè la storia dimostra che le cause giuste hanno sempre più o meno trionfato; ''avremo a costo di nuovi sacrifizi, e voi a questi sacrifici preparate il paese; preparatelo ad accompagnare alla letizia dei giorni fortunati, la fede da serbare anche nei giorni di minor fortuna. Dite al paese che il governo italiano non è soltanto il governo di concordia formale, ma un governo che ha della concordia il senso intero, il senso che deve e vuole tradurre negli atti. Tutti coloro che credono che la guerra che si combatte da noi e dai nostri Alleati, è guerra giusta, fanno parte di questa concordia nazionale. Lo dissi ai giornalisti di Roma e lo ripeto : se non avessi saputo che i socialisti ufficiali hanno una pregiudiziale, avrei invitato anche i socialisti ufficiali a far parte del Ministero. Non li ho invitati perchè sapevo che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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