Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINIS I ERO NAZIONAI ì
      e vorrebbero tergere le lagrime delle loro famiglie con la voce della gloria, come onorano Voi che altri allori aggiungerete ad onore vostro e della Patria, lo sono lieto perchè in questo momento rammento di rappresentare il governo d'Italia e, mentre onoro voi, vorrei poter o-norare ugualmente tutto l'Esercito e la Patria nostra. Il governo d'Italia sente che in questo momento tutta la Patria palpita, opera, vive e deve essere amata nel suo esercito. Tutti noi che governiamo, tutti voi che combattete, il popolo tutto deve oggi pensare a volere una sola cosa : la vittoria italiana; la vittoria per la civiltà. E questa vittoria voi soli potete dare, e la darete. La vollero dare i valorosi che voi piangete — dice l'oratore rivolgendosi alle famiglie dei cadu'.i — e insegnerete ai vostri figli di amare insieme colla Icro memoria la patria nostra, perchè l'Italia deve esser felice, potente nel lavoro, nella libertà e nella indipendenza. Il governo che si dice della concordia, non è che io specchio di ciò che è l'esercito, che è la più grande manifestazione della concordia nazionale.
      « 11 governo sente i suoi doveri e 'i adempie verso gli orfani che i caduti hanno lasciato, li adempierà verso coloro i quali ritornarono feriti, apprestando gli strumenti che valgano, nel miglior modo, a ridonare loro le attitudini alla vita, a procacciare loro i mezzi di far valere le loro attività. Il governo adempirà l'obbligo suo pensando a quanto si deve far^ per le vedove e per i vecchi genitori, ai quali finora la nost-a legge troppo poco provvede.
      « In questo giorno nel quale il pensiero va alla Regina che acclamiamo per tante raggianti e benefiche virtù,
      10 penso ai tanti vostri compagni che sono negli ospedali italiani ed ai vostri compagni più infelici assai che rono in lontane contrade. Io mani io un saluto ai feriti nostri e: agli invalidi nostri, ed in questa giornata che richiama alta mente quante cure pietose spendono le nostre Regine a conforto dei feriti, io mando ad esse un saluto. Ringrazio tutti coloro che pensano a sollevarne i dolori, così le pietose suore come Ir- donne gentili che
      11 confortarlo, tutti coloro che ne sce-nano le sofferenze e
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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