Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (73/150)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      IL MINISTERO NAZIONALI-.
      La Ciancia, divenuta Repubblica, fu la prima a concederci il riconoscimento; anzi Emilio Visconti Venosta, fedele alla politica cavouriana (la quale non voleva che l'Italia entrasse in Roma senza accordo con la Francia), ebbe, prima della breccia di Porta Pia, ampio affidamento dal Governo francese che da parte della Francia il riconoscimento non sarebbe mancato.
      L'Austria presentava difficoltà tutt'altro che leggere. Ma furono vinte ; e non si ritenne consulto mettere a repentaglio il riconoscimento faticosamente ottenuto, sollevando la questione di Palazzo Venezia.
      Un intermezzo v'era stato nel 1849. I veneziani, pur tra le fortunosissime giornate di quell'anno, credettero necessario affidare al loro rappresentante presso il governo della Repubblica romana, la missione di rivendicare il Palazzo. Non doveva esso rimanere proprietà austriaca, perchè non rimanesse segno dell'eredità di San Marco sotto le ali delle aquile d'Absburgo. E la rivendicazione fu decretata effettivamente, ma Testò lettera morta in seguito alla caduta della Repubblica romana.
      Però, ancor prima, al momento stesso dell'usurpazione austriaca, erano sorte voci italiane per rivendicare il glorioso edificio.
      Nel 1814, la Reggenza del Governo Provvisorio di Milano prendeva atto d'una comunicazione relativa alle sorti del Palazzo Venezia in Roma. Diceva quella comunicazione, che « i Comandanti Austriaci avevano preteso di mettersi al possesso dei due Palazzi di Roma e di Napoli, di ragione un tempo della Legazione Veneta, ed in seguito del Regno d'Italia ». II Ministero degli affari esteri, informato di questo « preteso possesso », si era affrettato a dichiarare di avere riconosciuto evidente il diritto del Governo Austriaco su tali Palazzi » ed aggiungeva quindi di avere impartito « analoghe disposizioni ai rispettivi incaricati d'affari, acciò siano ammessi i Generali Austriaci in tali Palazzi ».
      Luca Beltrami, ch'ebbe il merito di rievocare questa obliata pagina di storia, ricordò che Carlo Verri, presidente della Reggenza, non volle prendere semplice at-
      — 73 —
      I RkcgIO — l.a grande guerra d'Italia — Voi. XX • 5


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

Pagina (73/150)






Ciancia Repubblica Emilio Visconti Venosta Italia Roma Francia Porta Pia Governo Francia Austria Palazzo Venezia Repubblica Palazzo San Marco Absburgo Testò Repubblica Reggenza Governo Provvisorio Milano Palazzo Venezia Roma Comandanti Austriaci Palazzi Roma Napoli Legazione Veneta Regno Italia I Ministero Governo Austriaco Palazzi Generali Austriaci Palazzi Beltrami Carlo Verri Reggenza RkcgIO Italia