Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINISTERO NAZIONAI LKio 1614, ma nei riguardi altresì delU situazione, che doveva risorgere nel 1866. Il Palazzo di Venezia, proprietà della Serenissima, passato in proprietà del Regno Italico, non poteva essere dell'Austria finché le sorti del Regno, rimesse alle Potenze Alleate, non fossero state decise : tale il punto di vista dal quale i' Verri si trovava a dover considerare la questione, prima che il proclama del 12 giugno 1814 annunciasse il « felice destino » dei popoli di Lombardia. Ma coll'affermare che la proprietà del Palazzo della Repubblica Veneta si era trasmessa al Regno d'Italia come naturale conseguenza dell'annessione di Venezia al Regno, il Verri stabiliva come non meno naturale conseguenza il ritorno della proprietà al Regno d'Italia, il giorno in cui Venezia si fosse, come avvenne cinquant anni dopo, ricongiunta all'Italia. Al dilemma che scaturisce dalle parole del Verri non si può sfuggire.
      11 25 agosto 1916 il Duca Tommaso di Genova, luogotenente generale del Re, firmava il seguente decreto .
      « Ritenuto il carattere italiano del palazzo di Venezia in Roma, che storicamente appare come un'inseparabile accessione di Venezia, di fronte alle innumerevoli ed atroci violazioni del diritto delle genti, che l'Impero austro-ungarico commette nella presente guerra, e alle devastazioni perpetrate fuori di ogni ragione militare in danno dei monumenti e degli edifici di quella città, a titolo di rivendicazione italiana e a titolo di giusta rappresaglia, udito il Consiglio dei Ministri, sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, abbiamo decretato e decretiamo :
      « Il palazzo di Venezia in Roma entra a far parte del patrimonio dello Stato dalla pubblicazione del presente decreto.
      « Il nostro Ministro delle Finanze, di concerto con i Ministri degli Affari Esteri, dell'Interno, di Grazia e Giustizia e dei Culti e della Istruzione Pubblica, ne curerà la occupazione, dopo concesso un termine perchè chi rappresenta gli interessi dell'Impero austro-ungarico possa trasportare altrove tutti gli archivi, i documenti e
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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