Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « II popolo meno propenso a coltivare le sottigliezze giuridiche ha già formato in cuor suo la risposta : ed attende che il Governo la raccolga. Quando? ».
      E il Giornale d'Italia dichiarava :
      « L'Italia si è dimostrata cavalleresca, longanime e generosa come sempre, ma la Germania risponde con un vero atto di ostilità. Questa è la vera situazione. Ora il popolo italiano pensa che sarebbe contrario ai propri interessi il lasciar passare questa prepotenza e Io penserà tanto più dopo aver letto il lucido comunicato del governo italiano in risposta alle sofistiche affermazioni tedesche. Il torto è adunque tutto dalla parte della Germania. L'Italia — lo tenga bene a mente la cancelleria di Berlino — non può tollerare offese da chicchessia. L'Italia ha tenuto durante tutta la crisi scatenata dagli Imperi Centrali una condotta che la storia giudicherà onesta. Tutto quanto ha fatto o non ha fatto il nostro paese è stato dettato da un senso di squisita probità politica. Qualunque altro stato si sarebbe dimostrato assai meno longanime. Ma tutto ha un limite : noi dobbiamo far sentire alla Germania che le sue provocazioni avranno una adeguata risposta ».
      Secondo Videa Nazionale, in seguito ai nuovi fatti, i rapporti italo-germariici erano entrati in una fase critica la quale aseomigliava in più di un punto a quella attraversata dai rapporti italo-austriaci negli ultimi giorni dell'aprile e nei primi del maggio 1915. Ed il giornale proseguiva augurandosi che ij Governo italiano trovasse in sè la fermezza e l'ardimento necessari per giungere alle legittime conseguenze e per consacrare anche formalmente quella posizione internazionale e guerresca dell'Italia che risaliva al 24 maggio 1915.
      Lo stesso giornale pubblicò poi un breve articolo di Maffeo Pantaleoni in cui era detto che « il nodo è venuto al pettine ». Premesso che la guerra europea era guerra Drevaientemente, se non esclusivamente germanica, e che gli austriaci c'entravano in via secondaria, l'arti-colista veniva a queste conclusioni :
      « La Germania, se in Italia avrà conservato legami ci interesse e di amicizia e ledami politici nascosti, ancor-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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