Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAin seguito a disposizioni ufficiali, non dovevano essere spedite cedole per il pagamento di interessi e di dividendi se non fossero accompagnate da dichiarazione giurata che il loro proprietario non era suddito di uno Stato nemico dell'Italia o alleato di uno Stato nemico. Con ciò era proibita formalmente ogni esazione di cedole e di interessi e dividendi in possesso tedesco. Un successivo colpo contro l'accordo fu portato dal Governo italiano col rifiuto opposto di pagare, durante la guerra, qualsiasi indennità per la proprietà germanica requisita e più specialmente per i bastimenti requisiti ed 1 loro carichi, quantunque a ciò fosse tenuto dalla sesta Convenzione dell'Aja. Inoltre la Direzione generale della Marina mercantile emanò, per le merci germaniche sbarcate forzatamente, disposizioni tali che ai proprietari rimaneva solo la scelta fra la vendita forzata all'incanto e la vendita a prezzi irrisori.
      « Per tutti questi provvedimenti il governo italiano, di fronte ai reclami del governo germanico, cercò con motivi infondati di sostenere il punto di vista che non vi era luogo a violazioni del Trattato. Ma il 30 aprile 1916, nell'imminenza della visita del ministro Clementel, mutò contegno ed emanò un'ordinanza, la quale soppresse la esazione di crediti germanici derivanti da cambiali e da altri titoli, mediante il divieto formale della introduzione in Italia di simili titoli e rese assolutamente impossibile ai tedeschi, mediante una speciale disposizione circa il divieto di corrispondenza commerciale, ogni privata salvaguardia pei loro interessi d'affari in Italia.
      « Il Governo tedesco levò contro queste continue violazióni contrattuali energica protesta. Tuttavia, finché parve possibile di mantenere in vita l'accordo, esso procurò in ogni modo che ciò avvenisse : in ispecial modo sconsigliò le banche dal respingere gli effetti bancari italiani e indusse molte associazioni professionali a continuare il pagamento delle rate, che, in vista del contegno dell'Italia, esse avrebbero voluto sospendere. Oltre a ciò, perfino nei territori nemici caduti sotto l'amministrazione C'vile germanica, dove prima della guerra e-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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