Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
II. MINISTERO NAZIONALEposilo di non rccedeie dalla propria linea di condotta. Le pretese giustificazioni del divieto, nei singoli casi, risultavano categoricamente smentite da circostanze inop-pupnabili giunte da sicure fonti a notizia del Governo italiano, consapevole delle eofferenze a cui la vana attesa degli invocati permessi di rimpatrio esponeva i nostri operai e le loro famiglie; l'asserito ossequio ai contratti impegni assumeva l'aspetto di una mistificazione che aggravava la violazione del fatto. Un elementare sentimento di dignità indusse pertanto il Governo italiano a dichiarare senz'altro che non poteva ritenersi più oltre vincolato da un accordo che il Governo germanico rinnegava sistematicamente coi fatti.
« Quanto al decreto 4 febbraio 1916, circa il divieto di traffici con la Germania, si osserva che l'Italia non poteva nè doveva permettere che i propri mercati fossero invasi' dalla superproduzione germanica, ciò che veniva a favorire gli interessi anche dell'Austria-Unghe-ria alleata della Germania. Non era concepibile che l'Italia alimentasse indirettamente i traffici di uno Stato nemico. Le disposizioni contenute nell'art. I del decreto 30 aprile 1916 non costituiscono che una legittima conseguenza di quelle contenute nel decreto del 4 febbraio. Vietati i traffici, era logico che si dovessero proibire le corrispondenze e tutte le operazioni inerenti ai medesimi, senza di che i provvedimenti adottati col primo decreto avrebbero potuto essere in gran parte facilmente elusi.
« il comunicato Wolff parla di avvertimenti fatti pervenire dal Governo italiano alle grandi Banche. Circa questo punto possiamo dichiarare in modo esplicito non esservi Banca italiana che abbia mai avuto dal R. Governo il suggerimento di non pagare. Il R. Governo si astenne sempre dal prendere ingerenza in affari privati riguardanti cittadini italiani nei loro rapporti con sudditi tedeschi. Per valutare invece il contegno subdolo del Governo imperiale in questa materia, basta leggere la circolare diramata dall'Associazione delle Banche e dei banchieri di Berlino a tutte le Banche della Germania. Ne diamo la traduzione letterale.
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I Rf.r.cio — l.a grande guerra d'Italia — Voi. XX 7
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