Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MINISTERO NAZIONALI-.
Calia con gli Alleati dell'Intesa, a isolare i commerci degli Imperi Centrali e ad esercitare vigilanza su tutte !e aziende commerciali dove fossero interessati prevalentemente austriaci o tedeschi, per impedire che esse a-gissero nell'interesse di quegli stranieri e che gli utili ed i redditi della gestione uscissero dal nostro paese.
« Resta ora da augurare — osservava il Corriere della Sera — che i due decreti, opportunamente deliberati ed emanati dal Governo, non abbiano praticamente a restare senza effetto. Si è già notato che l'Italia ha mostrato sin qui una grande repugnanza a danneggiare, in conseguenza dello stato di guerra, i privati interessi di sudditi di Stati nemici. Tale repugnanza — ingiustificata in un conflitto nel quale dal nemico si è tentato ogni più immane violazione dei diritti dell'umanità — deve essere ormai superata. Ciò che non si eleggerebbe di fare con un nemico che non dimenticasse, durante la guerra, qualsiasi più elementare principio di diritto, deve essere fatto senza esitazione come rappresaglia, quando s' ha di fronte il nemico che noi combattiamo; nemico dell'umanità stessa si direbbe, più che di ogni parte a lui avversa, più che di ogni nazione a lui opposta ».
Il linguaggio della stampa e il tenore stesso dei decreti dimostrava che Germania ed Austria erano considerate ormai alla stessa stregua. La conclusione non poteva tardare : e non tardò infatti...
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