Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
VII.
AZIONI MILITARI.
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Le operazioni in Oriente — Albania e Macedonia — L'iniziativa del l'Intesa — Lo sbarco italiano a Salonicco — Significato strategico e politico — Unanime consenso — Le valutazioni del generale Corsi — Sulla costa albanese — L'Italia in Epiro — Affermazione risoluta — Preparazione di nuovi fatti militari — La Grecia si piega.
Sorto col programma d'intensificare la guerra, legato da accordi con gli alleati per la costituzione della « fronte unica'», il Ministero Nazionale non tardò a riconoscere l'opportunità, anzi la necessità d'estendere in O-riente l'azione militare dell'Italia. Due punti di partenza si presentavano per quest'azione : Valona e Salonicco. Nell'uno e nell'altro il governo italiano imprese le opera zioni, delle quali si ebbe improvvisa notizia nell'ultima decade d'agosto.
Si seppe che tuppè italiane erano sbarcate a Salonicco. Esse giungevano in Macedonia mentre l'esercito colà raccolto dalla Quadruplice si disponeva ad agire; esse recavano all'azione di quell'esercito il consenso pieno e il concorso effettivo dell'Italia.
Tale concorso non poteva mancare. L'iniziativa militare affidata dagli Alleati al generale Sarrail aveva il compito di disfare, nella penisola balcanica, ciò che gli Imperi centrali avevano edificato, e di riedificare ciò che essi avevano disfatto. Aveva il compito, sopratutto, di rompere la via che congiungeva direttamente Berlino a Costantinopoli, e di far risorgere dalle sue rovine la Serbia, per restaurare ciò che doveva essere in seguito con-
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