Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL MINISTERO NAZIONALEto un'affermazione militare, ma anche un'affermazione politica.
« Questa è senza dubbio In principale ragione — concludeva il giornale — che ha indotto 1 Italia a inviare una rappresentanza del suo esercito a Salonicco, mentre nella Balcania occidentale essa potrà col più numeroso corpo d'occupazione che ha concentrato a Valona portare un contributo anche più notevole all'azione comune ».
A Parigi, lo sbarco de:l contingente italiano suscitò generale compiacimento.
Hervé scrisse che l'intervento italiano a Salonicco era la più bella risposta a coloro i quali pretendevano che l'Italia usasse dei riguardi alla Germania. Hervé prevedeva che, se la Romania interveniva a sua volta, sarebbe bastato battere i bulgari per operare la congiunzione con la Russia, liberandola dallo stato di semi-isolamento in cui si trovava, aumentando quindi le sue forze e quelle delle altre Potenze dell'Intesa, tanto più che la caduta della Turchia non avrebbe potuto tardare e le comunicazioni con la Russia sarebbero state ristabilite dai Dardanelli e dal Bosforo.
« È questo risultato decisivo immenso — soggiungeva, — che si sta preparando in questo momento nei Balcani, un avvenimento così grave di conseguenze, che si può dire anticipatamente che segnerà pei nostri nemici il principio della fine ».
La Libre Parole diceva che l'intervento italiano e russo a Salonicco aveva una duplice importanza militare e morale : « Infatti il concorso di alcune diecine di migliaia di uomini è serio per un esercito il cui effettivo non sorpassa i 300.000 combattenti. E ancor più considerevole è l'effetto morale, attestando della solidarietà degli Alleati e della volontà ben decisa di regolare il problema orientale con un'azione vigorosa. È inutile aggiungere che la manifestazione è direttamente legata alla partita diplomatica, di cui gli ultimi episodi sono in corso a Bucarest ».
Secondo il Petit Parisien l'arrivo dei contingenti italia-
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