Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINIS I ERO NAZIONAI ì
      loro importanza in rapporto alla zona da noi già occupata sulla sponda orientale, e ne hanno una maggiore in rapporto della situazione militare generale dei Rai-cani.
      « L'occupazione di Santi Quaranta completa quella di Golfo Palermo, e pone tutta la costa fra Valona e il canale di Corfù in nostro possesso. Data l'occupazione dell'isola di Corfù, rimangono così tagliate tutte le possibili comunicazioni austro-tedesche tra la Serbia e il campo trincerato di Salonicco e la Grecia, dalla foce della Voius-sa alla punta sud dell'isola di Corfù.
      « Se si pon mente alle condizioni di viabilità dell'Albania e alla sua poca sicurezza, si comprende quale importanza assuma questa privazione per il nemico e questa nostra conquista dell'unica strada buona, che dalla costa da Santi Quaranta conduce in Macedonia.
      « Santi Quaranta si trova nel tratto più stretto dell'Adriatico e dista breve spazio dalla punta di Otranto. Le occupazioni di Argirocastro e Delvino completano nell'interno quelle di Santi Quaranta e Golfo Palermo. Con la prima veniamo ad occupare un altro punto della valle dell'Argirokastrum affluente della Voiussa: di fronte ad una depressione fra gli impervi monti di Singuria e quelli Rocincpulon : depressione nella quale si apre la valle di uno dei pochissimi affluenti di destra dell'Argirokastrum e che tende verso Premeti, capolinea di una buona strada che va in Macedonia.
      « L'occupazione di Delvino rappresenta il possesso di un nodo stradale importante che per i monti fra il mare e la valle dell'Argirokastrum si unisce alla grande strada di Santi Quaranta-Monastir. Astrazione fatta da altre considerazioni, le nostre occupazioni significano un prolungamento del fronte del generale Sarrail e un appoggio alla sua a'a sinistra, che procede verso Monastir. Senza aggiungere che la strada di Santi Quaranta è un mezzo rapido per rinforzi che dovessero accorrere in Macedonia e che giungerebbero alle spalle e sul fianco dei bulgari. Relativamente all'importanza locale, le occupazioni da noi fatte ci rendono padroni del corso della Voiussa e del suo affluente Argi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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