Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAAnche la Tribuna, nel commentare la nostra dichiarazione di guerra alla Germania, la coordinava con l'intervento rumeno, quasi contemporaneamente avvenuto.
      « La perfetta coincidenza nel tempo — scriveva il giornale — dei due avvenimenti italiano e rumeno, è abbastanza eloquente per parlare della loro unicità. Unicità e autonomia di maturazione e di decisione, al tempo stesso. Per l'Italia, la dichiarazione odierna era già un fatto atteso e scontato nella pubblica opinione, un atto di sincerità, liquidatore di una situazione di fatto già esistente fin dal principio, e un atto di necessità pratica e politica, conseguenza inevitabile dello stesso primo intervento dell'Italia nella guerra europea. Il paese, non meno che il Governo, si rendeva ormai pienamente conto che un tale stato di cose quale da troppi mesi già si protraeva non poteva durare più a lungo senza grave danno e pregiudizio dei nostri reali interessi ormai tutti impegnati nel formidabile giuoco della grande guerra. Due paesi, appartenenti ormai pienamente a due diversi gruppi d'alleanze europee in guerra mortale fra loro, non potevano più a lungo continuare a mentire la imperiosa situazione che era la sostanza e il sostrato della realtà, al disotto di tutte le apparenze e le finzioni diplomatiche. Negli ultimi tempi poi, anche questo supersti-ziale tessuto di diplomatici veli era stato talmente strappato e finito di distruggere dal governo avversario, che più d'una volta la pubblica opinione italiana era costretta a porsi l'assillante questione di tale quivoco protratto a tutto vantaggio del nemico: e vi era, spesso indotta anche dalla insistenza di una parte troppo impaziente della stampa estera : e a questi irrequieti più volte avemmo occasione di far notare come, in materia così alta e delicata, occorreva lasciare piena la facoltà delle decisioni a chi delle decisioni aveva ed avrebbe avuto le responsabilità. Del resto, della delicatezza e complicatezza di certe situazioni che avevano reso opportuno e forse indispensabile il protrarsi per qualche tempo dell'equivoco, si rendeva pienamente conto la parte più sana e più seria della stampa estera, e, quel che più vale, se ne rendevano pieno conto i Governi alleati presso cui —.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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