Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL MINIS I ERO NAZIONAI ì
      subalti-rno dell'amministrazione doganale, che non trovò l'approvazione del governo imperiale ».
      Il giornale ufficioso diceva poi che la dichiarazione di guerra dell'Italia era una logica conseguenza dello spergiuro antecedentemente consumato e ripeteva il ritornello preferito dalla stampa tedesca, che l'Italia aveva agito anche quella volta sotto la pressione dell'Inghilterra...
      Anche altri giornali tedeschi seguirono quella che e-videntemente era la parola d'ordine : ostentare freddezza, negare importanza al fatto ed attribuirlo alle pressioni usate all'Italia dalle Potenze alleate.
      Il Berliner Tageblatt scriveva : .( Noi abbiamo aspettato questa dichiarazione di guerra senza impazienza c senza inquietudine, con la s:curezza e con l'apatia con cui si attende la pioggia che da lungo tempo minaccia di cadere. Il nostro ombrello è aperto da molto tempo. In Italia la notizia può forse, come un grande avvenimento, essere accompagnata dalle solite dimostrazioni. In Germania lascia il pubblico freddo come il ghiaccio ».
      La Vossische Zeitung fece questo incredibile commento : « La dichiarazione di guerra dell'Italia è d'interesse particolarmente piccante per la strana circostanza che l'Italia ha scelto proprio il giorno dell'anniversario della nascita di Goethe. Questo paese deve al nostro maggior poeta in gran parte la sua gloria romantica nel mondo e le feste per l'anniversario del compleanno costituiscono questa volta in Germania in certo qual modo il simbolo del concetto che l'Italia ha della fedeltà e della riconoscenza ».
      Il giornale continuava su questo tono per concludere che l'Italia non era più che uno strumento nelle mani dell Intesa, il cui scopo principale era di esercitare con la dichiarazione di guerra dell'Italia una pressione sulla Rumenia.
      Il Lokal Anzeiger di Berlino parlava d'una tardiva formalità, poi continuava così : « Alla conferenza di Parigi l'Italia sacrificò la libertà delle sue decisioni ed emanò quelle note ordinanze ih forza delle quali sul terreno economico i cittadini dell'Impero tedesco venivano e-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 20. Il ministero nazionale
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 147

   

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