Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApasso di Rolle, per le Forcelle di Sadole e di Val Sorda discendono in valle Avisio. Ivi esse si allacciano a quell'importante rotabile delle Dolomiti che l'Austria costruì fra Lavis in valle Adige e Carbonin (Schluderbach) in valle Rienz allo scopo di congiungere lo scacchiere trentino a quello cadorino e per facilitare gli spostamenti di truppe lungo quel tratto di frontiera. Tale rotabile è ora in nostro possesso da Podestagno ali alto Cordevole.
      « È noto che all'inizio della nostra guerra le nostre truppe con rapida e brillante offensiva conquistarono le vallate del Maso, di Vanoi e di Cismon per quasi tutta la loro estensione redimendone i numerosi passi che vi si trovano. Tuttavia le testate di tali valli restavano aperte al nemico padrone dei numerosi passi che incidono la zona di Fassa e di Lagorai. Di essi i più importanti sono quelli di Rolle e di Colbricon che conducono in valle Travignolo, nella zona di Paneveggio.
      « L'importanza di questa zona deriva dal fatto che da essa si minacciano per i passi di Rolle e di Vallés le conche di Fonzaso in valle Cismon e di Agordo in valle Cordevole. Da essa inoltre, più o meno direttamente, si irradiano": la strada dell Avisio che scende a Lavis in valle Adige, quella di San Lugano, che conduce ad Egna, parimenti in valle Adige, la strada del Passo di Costalunga che scende a Bolzano, quella dei passi di Pordoi e di Campolungo che mena in valle Rienz.
      « È dunque evidente l'alto valore offensivo e difensivo di questa zona, che fu perciò potentemente fortificata dall'Austria.
      « Il mattino del 20 corrente una nostra colonna scendeva in vaile San Pellegrino e vi occupava le pendici meridionali del monte Allochet e settentrionali di Cima di Bocche, mentre altre colonne sboccate dal passo di Vallés o risalenti l'alto Cismon concorrevano verso la fortissima posizione della Cavallazza, chiave del possesso dei due passi di Rolle e di Colbricon. II nemico, disorientato per l'inaspettato attacco su posizioni che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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