Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE BATTAGLIE DELL ISONZO.
      fortissime per natura aveva formidabilmente preparate e difese, oppose qualche resistenza che non ci impedì il successivo giorno 22 di espugnare la Cavallazza e il Monte di Colbricon con i due vicini passi di Rolle e di Colbricon. Caddero nelle nostre mani più di 500 prigionieri, due cannoni, mitragliatrici, lanciabombe e ricco bottino di armi e munizioni.
      « Le nostre trupe furono come sempre ammirevoli per resistenza all'aspra fatica e per slancio e valore negli attacchi. »
      « In tutta la regione trentina compresa fra le valli dell'Adige e del Brenta continuava incessante la nostra azione controffensiva. Uno dei più importanti risultati di questa azione fu la conquista di Monte Ci-mone.
      « Per chi non conosca i luoghi — diceva un comunicato ufficialè — il semplice esame delle carte di quella zona può rivelare a sufficienza l'importanza della posizione e la entità degli sforzi che le nostre truppe hanno dovuto compiere per impadronirsene. Fra l'Astico ed il Posina, ed il vallone di Rio Freddo, si erge ad un'altitudine media superiore ai mille metri l'altopiano di Tonezza, di forma grossamente triangolare, di cui il monte Cimone presenta il vertice meridionale. La superficie dell'altopiano fortemente ondulata è ricoperta da fitti boschi nella sua sezione meridionale verso il Cimone, mentre la parte settentrionale è abitata e percorsa da una rotabile e da una rete di carrarecce 6 di buone mulattiere. I fianchi dell' altipiano dirupano con pareti ripide alte da 500 ad 800 metri sul fondo delle velili che lo delimitano, superabili solo per pochi ed aspri sentieri.
      « Ne consegue che un attacco di Monte Cimone che provenga dalla fronte Arsiero-Schiri, deve sotto il fuoco del difensore arrampicarsi per la ripida balza che delimita da sud l'altipiano, nè può fare molto assegnamento su manovre di aggiramento per le valli del-l'Astico e del Rio Freddo, sia perchè i fianchi rocciosi
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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