Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Al momento opportuno questa si svelava in tutta la sua terribile violenza consentitale dalla lunga ed accurata preparazione organica strategica e logistica.
« Gli effetti della nostra vittoria si rivelano ad ogni ora più grandi : il numero dei prigionieri cresce rapidamente. Un ricco bottino di guerra è ovunque disseminato, ma non è stato ancora possibile accertarne 1 entità essendo indispensabile sgombrare prima le linee nemiche piene di cadaveri. »
Ecco ora i bollettini del Comando Supremo :
9 agosto. — « Oggi le nostre truppe sono entrate in Gorizia.
« Già nella mattinata di ieri, dopo intenso concen-trarrento di fuoco delle artiglierie, le nostre fanterie avevano completata la conquista delle alture di Oslavia e di Podgora, spazzandovi gli ultimi reparti avversari che vi si erano annidati.
« Trincee e caverne furono trovate colme di cadaveri nemici; dovunque, armi, munizioni e materiali di ogni specie abbandonati dall'avversario in rotta completa.
(( Sull'imbrunire reparti delle brigate Casale e Pavia passarono a guado l'Isonzo di cui il nemico aveva in parte fatto saltare i ponti, e si afforzavano sulla riva sinistra. Una colonna di cavalleria e di bersaglieri ciclisti era tosto lanciata oltre il fiume all'inseguimento.
« Con alacre opera le instancabili truppe del genio, sotto i tiri delle artiglierie avversarie, gettavano i ponti e riattavano quelli danneggiati dal nemico.
« Sul Carso furono ieri respinti nuovi attacchi nemici contro le cime del Monte San Michele, ed espugnati altri trinceramenti nei pressi dell'abitato di San Martino.
« Il numero complessivo dei prigionieri sinora accertati supera i diecimila, ma altri continuano ad affluire nelle stazioni di concentramento.
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