Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (35/215)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LE B ATT AG UE DELL'ISONZOma i! sottile filo delle acque, l'ampiezza dell'alveo ghiaioso, la sinuosità frondosa delle sponde permettono il passaggio di sorpresa a guado.
      « Dovevano essere le cinque e mezza quando i primi reparti delle brigate Casale e Pavia sono sbucati fuori dai frascami e, con una velocità da furiosi puledri scatenati dopo una lunga permanenza in luogo chiuso, si sono precipitati sul greto, si sono immersi nell'acqua dalle più vivide trasparenze di cristallo. Avevano lo zaino in ispalla, tenevano il fucile alto, con la baionetta inastata, per non bagnarlo, per non ostruire l'otturatore: gridavano come presi dalla frenesia, sollevavano spruzzi e schiume biancastre, con 1 acqua sopra il ginocchio riuscivano a correre, a vincere l'ostilità della corrente, a suoerare il punto di mezzo più profondo, a inerpicarsi dall'altra parte, a sparire fra le siepi ed i filari di betulle, molli, inzuppati nell'assisa, ma ardenti nel cuore.
      « Ai primi reparti altri ne tenevano dietro : tutti appartenenti alle due gloriose brigate di fantaccini non nuove al fronte dell'Isonzo. La traversata si è svolta in meno di mezz'ora. La scena aveva un non so che di biblico, di leggendario. Pareva che il sole, oscurandosi all'improvviso nel momento del guado, avesse voluto rendere l'acqua dello stesso colore grigio-verde delle divise, farle assumere i riflessi azzurri degli elmetti e bianchi delle lame sguainate. Certo il colpo si è svolto inopinato : il nemico ci aspettava più a nord. Anche di là siamo passati. All'imbrunire un cerchio di uomini si è formato intorno alla città : le pattuglie d'avanscoperta hanno raggiunte le prime case dei sobborghi. I fantaccini avevano gli occhi umidi di pianto : il pianto della gioia! Si avventavano sugli sparpagliati nuclei nemici e li costringevano ad arrendersi : gli ufficiali boemi non nascondevano la loro contentezza, quelli ungheresi e di sangue tedesco la loro rabbia.
      « Ne abbiamo sorpresi annidati fra le case, entro gli anditi, nelle cantine, dietro i muri, dovunque. Il loro numero è di parecchie migliaia.
      — 35 _


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

Pagina (35/215)






Casale Pavia Isonzo