Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL ISONZO.
lungo contesi. Mercè vostra la Patria festante accoglie al suo seno Gorizia. Mercè vostra un nuovo e grande passo è stato fatto sull arduo e glorioso cammino che ci condurrà al compimento delle nostre sante aspirazioni.
« Soldati d Italia!
« La vittoria già si mostra all'orizzonte, e voi saprete certamente raggiungerla. Vi sia incitamento la memoria dei fratelli tanto gloriosamente caduti, vi siano costante esempio gli eroi del Risorgimento nazionale che, con ardore e con entusiasmo pari al vostro, lottarono in passato contro lo stesso secolare nemico. Fiero di essere il vostro capo, vi ringrazio in nome della Patria che vi guarda con ammirazione, con amore, con riconoscenza.
« Dal Comando Supremo, 10 agosto 1916.
« Vittorio Emanuele. »
11 Temps dedicò un articolo di fondo a quest ordine del giorno di Re Vittorio alle sue truppe :
« Questa guerra cosciente e meditata — scriveva il giornale parigino — segna una gran data nella storia dell'Italia e il Re è stato bene ispirato confermando alle truppe col suo ordine del giorno l'unanimità del paese. Dopo un periodo di materialismo politico ed economico, nel quale le idee avevano ceduto il passo alle persone, l'Italia ha ritrovato la zampillante fonte del risorgimento e suggellate le speranze del suo avvenire con l'accettazione del sacrificio. Gli italiani lavorano ora a stabilire l'armonia tra le loro tradizioni secolari e i loro bisogni moderni. L'« egoismo sacro » di Salandra li ha condotti, sotto la direzione di colui che lo aveva definito, a partecipare alla lotta. Essi hanno compreso che non si crea che combattendo, e nel caso di coscienza che l'Europa dibatte saranno grandi popoli solo quelli che avranno preso virilmente partito.
« La lotta è rude, non vi sono campi di battaglia più ingrati di quelli in cui combatte l'esercito italiano; tuttavia la coscienza italiana percepisce ogni giorno con chiarezza maggiore le ragioni profonde di tanti sforzi.
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