Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdi Monfalcone costituiscono i due capisaldi della difesa austriaca sul Basso Isonzo. Formidabile è già per natura la posizione del Carso goriziano. Di modesta altitudine che consente di battere senza eccessivi angoli morti l'antistante pianura fra Cormons, Palmanova e Cervignano, esso è lambito a settentrione e ad occidente dal Vipacco e dall'Isonzo che formano come il fossato del possente bastione. La superfìcie del pianoro ondulato, butterata da numerose cavità, si presta egregiamente alle organizzazioni di numerose linee di difesa. Il Monte San Michele a nord, le alture del Cosich, del Debeli e la quota 121 a sud costituiscono potentissimi appoggi d'ala donde è possibile dominare i passi sull'Isonzo e tutta la circostante pianura fino a Gorizia da una parte, fino al mare dall'altra.
« 11 comando austriaco aveva sin dal tempo di pace cominciato importanti lavori di rafforzamento sul pianoro di Doberdò e sulle adiacenti alture, i quali, continuati durante tutto il periodo della neutralità italiana ed intensificati nei 14 mesi di guerra, avevano trasformato quella zona in un vasto e formidabile ridotto fortificato. Le prime linee austriache volgentisi dalle quattro cime del Monte San Michele per l'altura su cui sorge San Martino e per Monte Sei Busi fino al Cosich avevano alle loro spalle una fitta ed intricata serie di alture, linee successive che incagliavano completamente il pianoro sino al margine orientale del Vallone. Le trincee profondamente incavate nella roccia ed in gran parte blindate erano ovunque protette da molteplici e profondi ordini di reticolati e da campi minati ed erano unite fra loro da una vasta rete di camminamenti che permettevano alle truppe della difesa rapidi spostamenti in ogni senso. I ricoveri erano costituiti da sicure caverne che consentivano alle truppe nemiche di restare in posizione anche sotto il fuoco più micidiale. Una linea perfetta di collegamenti telefonici e telegrafici assicurava il funzionamento della azione del comando ed il pronto intervento di centinaia di cannoni piazzati nelle posizioni retrostanti. Una rete stradale da lungo tempo preparata
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