Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAquattro punti cardinali della città, ed a varie distanze da essa. Si aveva così :
      « a) A ponente la linea Podgora-Oslavia-Sabotino;
      « b) A mezzodì l'altipiano carsico con centro a Doberdò, sul cui fianco si apre il Vallone di Oppacchia-sella;
      « c) A nord la linea Monte Santo-San Gabriele-San Daniele;
      « d) Ad oriente il gruppo collinoso lambito dalla Vertojbizza e culminante nell'altura di San Marco.
      « Nei primi giorni dell'offensiva sfondammo il lato occidentale del quadrilatero : poscia, varcato l'Isonzo, occupammo Gorizia ed entrammo nel cuore del campo trincerato, espugnando le posizioni fortificate di Doberdò, cioè il secondo lato del quadrilatero, a rinsaldo del quale le nostre truppe con impetuosa avanzata oltre il Vallone hanno testé occupato Oppacchiasella.
      « Restano ora gli ultimi due lati che esigono nuovo sforzo e qualche tempo per venirne a capo.
      « Si avrà così un nuovo duello gigantesco nei pressi della bella città che i tedeschi vagabondi solevano per il suo mite e terso cielo definire : la « Nizza austriaca », in onta a tutti i suoi tesori artistici, dal borgo medioevale fino al leone di San Marco, rivelanti, irrefutabilmente, le stratificazioni della civiltà italiana.
      « Tale nuovo duello richiederà ancora tutto un complesso di altre operazioni di assedio, nuovi lavori di trincee o di mine, nuovi combattimenti, per espugnare le sopravvissute difese nemiche, le quali si appoggiano a posizioni naturali fortissime, non aggirabili, collegate fra loro, in guisa da sprigionare inesorabili tiri d interdizione, sì che riesce impossibile (come invece-riuscì ai tedeschi a Liegi e a Namur) di far cadere di colpo la residua fortezza mediante la espugnazione parziale di uno o due settori. »
      La battaglia intanto ferveva al di là di Oppacchiasella, per sfondare la linea di resistenza del nemico che occupava un tratto della strada tra Oppacchiasella e Ka-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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