Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE BATTAGLIE DELL ISONZO.
      stanjevica e quella che la taglia a croce, la Lokvica, Hudi Log. Si era pure ritirato sulle colline di Veliki Hribach, di Pecinka, di Nova Vas e di Nad Bregom, nelle cave di pietra a nord-ovest di Kastanjevica; insomma negli ultimi baluardi orientali del Carso.
      «Dalla strada che da Doberdò conduce al Vallone e risale poi verso Oppacchiasella — scriverà Alighiero Castelli — abbiamo assistito allo svolgersi dell'azione impegnata a ponente del Pecinka. Sul colle, alto 291 metri, gli austriaci hanno in questi giorni improvvisato più ordini di trincee che salgono da Lokvica e da Cisterne fino alla sommità. Le nostre artiglierie hanno gettato sul Pecinka valanghe enormi di ferro e di fuoco; l'altura appariva tutta avvolta da una nuvolaglia di fumo grigio, che lo scoppio di ogni nuova granata rendeva più fitta. Di quando in quando, le nostre batterie sparavano simultaneamente, colpendo a zone i fianchi e la cima del colle, incendiando la bassa boscaglia.
      « L'attenzione di tutti era volta lassù; i soldati si fermavano a guardare, come se da quella battaglia dipendessero le sorti di un esercito. Ma, dall'inizio della nostra offensiva sull'Isonzo è cresciuto l interessamento dei nostri combattenti per quanto avviene su tutto il nostro fronte. Spesso a noi giornalisti viene chiesto : — È vero che abbiamo riportato un altro grande successo? dove? quanti prigionieri?
      « Guardavamo, dunque, tutti lassù, verso il Pecinka, ansiosi, silenziosi; e il bombardamento durava da più di un'ora. Quand'ecco, tra le colorine di fumo che si levavano dal colle mescolandosi insieme, è apparso un bagliore, come di lampo. Era un razzo; faceva una segnalazione alle artiglierie. Il bombardamento si è pian piano allentato; poi si è interrotto; ed ecco un vivo fuoco di fucileria, un tac-tac interminabile. Evidentemente avanzavano le fanterie per espugnare le posizioni tra Cisterne e il Pecinka.
      « Lungo la strada, i soldati hanno battuto le mani dalla gioia.
      « Si vince' si vince! — è il grido che i nostri si scam-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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