Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAzione del terreno, ha poca profondità, e certo il nemico appresterà altre linee di difesa sull'altipiano di Terno-vo; ma a queste risponderanno le nostre operazioni in corso più a nord e contro T olmino. Ed anche se il successo sarà lento a venire e laborioso per la nostra ala sinistra, il miraggio certo di un grande resultato, con grandi conseguenze, infonderà in tutti pazienza, fede e tenace volontà. Non si deve mai dimenticare che una guerra come la nostra non si realizza con una battaglia. »
Ecco ora, in un esposizione concatenata, il riassunto delle operazioni dai primi di agosto ai primi di settembre 1916, come fu pubblicato dal Comando Supremo :
« I preparativi per 1 azione offensiva, che condusse il nostro esercito a.la espugnazione della piazza di Gorizia e alla conquista del sistema difensivo del Carso, si debbono fare risalire all'inverno del 1915-16. Sin da allora infatti vennero iniziate, lungo la fronte dal Monte Sabotino al mare, operazioni metodiche dirette a conquistare le posizioni più adatte a servire quali punti di partenza per un attacco di viva forza; si diede opera ad aumentare nelle nostre grandi unità le dotazioni di artiglierie e di mitragliatrici nella quantità ritenuta sufficiente ad assicurare il successo; si creò di pianta una nuova specialità, quella delle batterie di bombarde, rivelatesi armi efficacissime per la distruzione delle difese passive; infine si studiò l'impiego più razionale ed efficace di tutti i mezzi disponibili, nell'intento di ottenere con matematica certezza, nel giorno dell azione, la distruzione completa, sui tratti di fronte prescelti per le irruzioni, di ogni sorta di ostacoli materiali alla avanzata delle fanterie. Nel campo stesso furono con ogni cura agguerrite le truppe, create nuove unità; accumulate ingenti riserve di munizioni, sia con lo svilupparne la produzione in oaese, sia col' curarne l'economia nella zona di guerra. Si provvide anche a completare e a rafforzare il nostro sistema difensivo sul basso Isonzo, facendo di esso, oltre che una potente base per l'offensiva, una
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