Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAquadrate sulla carta; i bersagli accuratamente ripartiti in estensione e in profondità; le modalità del fuoco stabilite con scrupolosa precisione. Così, al momento fissato, un vero uragano di ferro e di fuoco si rovesciò inaspettatamente sulle posizioni nemiche, ne sconvolse le difese antistanti, ne abbattè i ricoveri, distrusse gli appostamenti e gli osservatorii ed interruppe le comunicazioni.
      (( Superbo fu lo slancio delle nostre fanterie. In tre giorni di lotta incessante, sotto il violento e concentrato fuoco nemico di artiglieria, di mitragliatrici, di fucileria e di bombarde, esse sfondarono le successive linee di resistenza nemiche, sgominarono alla baionetta i difensori, impedendone i rannodamenti, e sostennero poi con incrollabile saldezza gli intensi bombardamenti e i furiosi contrattacchi dell'avversario.
      « Già il giorno 6 di agosto, mentre sul margine settentrionale del Carso le nostre truppe conquistavano il Monte San Michele, all'ala opposta, nella zona di Mon-falcone, i battaglioni di bersaglieri ciclisti 3°, 4° e 11° si impadronivano dell'altura di quota 85, resistendovi poi con grande valore ai violenti contrattacchi nemici. Nelle successive giornate sino al 9, l'avversario tentò sforzi disperati per riprendere la posizione di Monte San Michele; ma fu ogni volta energicamente respinto e perdette anche il villaggio di Boschini, fortemente organizzato a difesa, sulle pendici settentrionali del monte. Più a sud, i nostri espugnarono anche alcuni trinceramenti nei pressi di San Martino del Carso.
      « Il giorno 10, un vigoroso nostro assalto contro tutte le fortissime linee nemiche fra il Vipacco e Monte Cosich era coronato da pieno successo : l'avversario in rotta abbandonava tutta la zona ad occidente del Vallone, mantenendo soltanto forti retroguardie sulle alture del Debeli e di quota 121. I nostri occuparono Rubbia, San Martino del Carso, il pianoro di Doberdò, Monte Ccsich e raggiunsero la linea del Vallone sino al Crni hrib. L'indomani, 11, passato il Vallone, con brillantissimo attacco conquistarono le pendici occidentali del
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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Superbo Carso Monte San Michele Mon-falcone Monte San Michele Boschini San Martino Carso Vipacco Monte Cosich Vallone Debeli Rubbia San Martino Carso Doberdò Monte Ccsich Vallone Crni Vallone