Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Presero 1077 prigionieri, dei quali una ventina di ufficiali.
« Nostre squadriglie di « Farman » e « Voisin » bombardarono ieri gli impianti della ferrovia ridotta in Co-miniano (Komen), con risultati visibilmente efficaci. I velivoli ritornarono incolumi. »
17 settembre. — «Sul Carso, respinti nella notte contrattacchi dell'avversario, le instancabili nostre truppe ripresero ieri con rinnovata energia l'attacco delle poderose linee nemiche. Dopo un combattimento di estrema violenza da ambo le parti, le nostre fanterie assalirono ed espugnarono altri forti ed estesi trinceramenti nemici, prendendo circa 800 prigionieri, dei quali una ventina di ufficiali.
(( Nella passata notte una squadriglia nemica lanciò dodici bombe su Mestre. Nessuna vittima e qualche danno.
« In combattimento aereo sopra la conca di Capo-retto venne abbattuto un velivolo nemico. Uno degli aviatori fu ucciso; 1 altro, ferito, fu fatto prigioniero. »
19 settembre. — « Sul Carso nella notte sul 18 respingemmo un violento attacco nemico contro le posizioni da noi conquistate sull'altura di quota 144 a nordest di Monfalcone.
« Nella giornata le truppe attesero a rafforzare e ad ampliare le linee raggiunte. Lungo tutta la fronte dal Vippacco al mare continuò vivo il duello delle artiglierie. »
Un comunicato ufficiale recava in data 15 settembre :
« Un nuovo balzo innanzi è stato compiuto ieri dalle forze italiane che operano da oriente di Gorizia al mare.
« Le azioni di artiglierie dei giorni passati si sono subitamente intensificate in un bombardamento assai vigoroso delle linee nemiche.
« Una densa nebbia ha per quasi tutta la mattina ostacolato il tiro, ma verso il mezzogiorno, essendosi su-
— 70 —
| |
Co-miniano Komen Carso Mestre Capo-retto Carso Monfalcone Vippacco Gorizia Carso
|