Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL'ISONZObitamente rivelate, sotto gli squarci della nebbia, le posizioni dell'avversario, fu possibile ravvivare il fuoco delle artiglierie e delle bombarde, che batterono con grande intensità i reticolati, le trincee e le linee di comunicazione degli austriaci.
« Poiché le condizioni atmosferiche non favorivano la possibilità di efficaci osservazioni aeree, 1 accertamento degli effetti del fuoco venne specialmente affidato alle animose pattuglie che, negli intervalli del bombardamento, si spinsero sotto le linee nemiche. Esse constatarono in parecchi casi la esistenza di nuovi ordini di reticolati che il nemico aveva steso nascostamente e celeremente innanzi alle già cognite difese antistanti della sua munitissima linea, dissimulandole tra la vegetazione, cosicché le batterie di cannoni e bombarde ripresero a tempestare con i detti anche i nuovi ostacoli, che avrebbero altrimenti arrestato l'impeto dell'assalto italiano.
« Questo venne sferrato verso le ore quindici, quando fu giudicata sufficiente la preparazione delle artiglierie. Esse avevano aperto ampii varchi nei reticolati, che vennero completati dall'opera ardimentosa dei soldati provvisti di tubi esplosivi. La pioggia era sopraggiunta a rendere più aspro il terreno della lotta, e fu così torrenziale in alcuni tratti della fronte, da determinare straripamenti ed alluvioni.
« Essa non arrestò tuttavia lo slancio delle nostre fanterie che si gettarono contro le linee nemiche ad oriente del Vallone, risalendo vittoriosamente le pendici, sulle quali in posizioni dominanti gli austriaci avevano da mesi preparata la loro nuova linea di resistenza.
« L'attacco italiano ha ieri aperto degli squarci importanti in questa linea ed i 2200 prigionieri che sono sfilati nelle retrovie italiane completano 1 efficace risultato della gloriosa giornata. »
Intanto il nemico tentava azioni diversive su altri scacchieri, delle quali così dava notizia un comunicato ufficiale del 18 settembre :
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Vallone
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