Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
i.A GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Lo stato maggiore austriaco, preso da una situazione esasperante, accumula evidentemente tutte le proprie risorse verso gli sbarramenti principali del fronte adriatico, a costo, crediamo, di indebolire altrove i suoi fronti. La guerra adunque tra l'Italia e l'Austria sta toccando la fase acuta, oltre l'Isonzo, su quel classico terreno della contesa che in queste corrispondenze — ciò che del resto era facile fare — fu specialmente considerato sempre come il terreno della nostra guerra. Si può anzi dire di più; e cioè che l'immane duello tra l'Intesa e gli imperi centrali, qui dove il germanesimo difende per sè un grande sbocco mediterraneo, maggiormente si afferma e che LItalia qui ha un compito di importanza europea che sorpassa quella di una questione irredentistica. Gli imperi centrali del possesso adriatico fanno un caso di vita o di morte. La loro guerra che qui ha etichetta austriaca, ma è ben altro, deve dunque arrivare alle supreme resistenze. È nella legge delle cose...
« Questo massimo sforzo è oramai segnato in solo sei giorni di resistenza austriaca sull'Isonzo da perdite di cui non si può calcolare ancora in cifre precise l'entità, ma che sono veramente impressionanti. I prigionieri sono tutti concordi nell'ammetterlo.
« Si hanno così sicure notizie di interi reparti distrutti, di battaglioni scomparsi, di reggimenti sconvolti e quasi annientati. L'artiglieria italiana ha rovesciato i suoi colpi su reggimenti di rinforzo in marcia, ha bombardato colonne di carreggi, mentre bombardamenti aerei erano diretti sulla ferrovia carsica, la grande linea dal litorale all'interno sulla quale avviene il grande movimento delle truppe nemiche. L'artiglieria nostra ha frugato ed ha colpito dovunque, raggiungendo importanti basi d'operazioni, sconvolgendone abitati ed opere; e così continua senza posa. Resi difficilissimi i rifornimenti, fatti saltare in qualche località i serbatoi d'acqua, le truppe in linea soffrono specialmente la sete. Il loro disagio è spaventoso; tuttavia combattono; tutta-
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