Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
VIIL'AVANZATA SUL CARSO
Ostinati sforzi nemici — La nuova offensiva — Ottomila prigionieri — Il maltempo — Ripresa dell'azione — Successi delle nostre armi — L'entità del bottino — Battaglia di movimento — Benefici militari e morali.
Mentre da parte nostra seguiva un periodo di rafforzamento delle posizioni conquistate, il nemico non ristava dai suoi sforzi contro le nostre linee. Un comunicato ufficiale recava a questo proposito in data 27 settembre :
« I nostri bollettini di guerra hanno in questi giorni accennato a frequenti contrattacchi e ad intensi bombardamenti da parte del nemico contro le alture di San Grado di Mema, di Quota 208 e di Quota 144, capisaldi della linea di difesa nemica da noi espugnati nella recente offensiva sul Carso. L'ostinazione dell avversario nel tentare di riprendere, anche a costo di gravi sacrifici, quella parte della linea di difesa che noi siamo riusciti a conquistare, si spiega facilmente, solo che si ponga mente alla forma dell' altipiano carsico che, col procedere verso oriente a mano a mano si allarga nel senso dei meridiani, cosicché ne consegue che le successive linee di difesa che gli austriaci hanno su di esso preparato o vanno preparando, per far argine alla nostra a-vanzata, divengono a mano a mano più estese. Così meutre la linea da noi sensibilmente intaccata dall ul-
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San Grado Mema Quota Quota Carso
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