Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE BATTAGLIE DELL'ISONZOda da Loquizza a Hudi Log, in modo da includere i due villaggi nelle posizioni austriache. I numerosi muri di cinta che si incontrano sul Carso per delimitare le proprietà e proteggere i campi dalla « bora » e i ruderi delle case dei villaggi erano stati potentemente organizzati a difesa, e costituivano ridotte e fortini. La linea nemica volgeva indi in direzione sud-ovest verso le pendici o-rientali di quota 144 e si dirigeva al mare attraverso le paludi del Lisert.
      « Nei tratti più importanti, però, e cioè a nord, in corrispondenza dell aspro ciglione settentrionale del Carso e a sud tra Jamiano e Doberdò, gli austriaci avevano costruito una doppia linea. Ossia, a distanza da 500 a 800 metri da quelle testé indicate, correva una seconda serie di formidabili trinceramenti, chiamata dagli austriaci « Reserverstellung » e considerata, specialmente per il tratto Veliki Hribach-Hudi Log, come la linea principale di resistenza. I suoi capisaldi erano il Veliki Hribach, il Pecinka e il dosso 235 a nord-est di Jamiano.
      « Come risulta dal sobrio annuncio dato dal bollettino di guerra del 2 novembre, è specialmente contro tali capisaldi che si avventò con maggior successo l'attacco italiano. Le valorose fanterie delle Brigate Napoli, Pi-nerolo, Toscana, Lombardia, Spezia, Barletta e Ferrara ed i bersaglieri del 6° e 12" reggimento, non soltanto superarono la prima serie di formidabili trinceramenti antistanti al Veliki Hribach e al Pecinka, ma espugnarono anche queste due importanti alture e quelle in quota 376 e 308 ad oriente di esse.
      « In questo settore, l'avanzata raggiunse dunque quasi due chilometri di profondità, su terreno fittamente boscoso e lungo un pendìo ascendente verso posizioni sempre più alte.
      « Il bollettino di guerra ha già dato notizia della cattura di circa 5000 prigionieri e di un ricco bottino di cannoni, mitragliatrici e materiale di ogni specie. Gravissime furono anche le perdite del nemico in morti e feriti.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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