Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL'ISONZOpresidio di ciascuno di essi di resistere ad oltranza anche se in qualche tratto avessero potuto irrompere le truppe attaccanti. Le difese accessorie erano costituite da un triplice ordine di cavalli di frisia o da grovigli di filo spinoso tesi fra albero e albero nel bosco, o da reti metalliche spinose. La seconda linea (detta « Reserver-stellung »), alla quale il nemico aveva ininterrottamente lavorato durante gli ultimi tre mesi, era in tutto il tratto settentrionale da noi espugnato costituita da trincea di tipo assai perfezionato, profonde oltre un metro e mezzo e scavate per buona parte nella roccia. Nei punti di maggiore importanza, come, ad esempio, a cavaliere della strada Oppacchiasella-Castagnievizza, il tracciato era a successivi quadrilateri uniti da traverse : più che una linea di trincee, poteva dirsi una linea di ridotte.
« Il balzo innanzi compiuto dalle nostre truppe dopo lo sfondamento della linea nemica ha consentito di includere nelle nostre posizioni anche gli abitati di Lo-quizza, Segeti e Faiti e la fitta rete stradale che da tali punti converge su Castagnievizza. In complesso, i risultati delle due vittoriose giornate, oltre ad allargare notevolmente la nostra occupazione sul Carso, vi hanno resa assai più salda la nostra situazione.
« Importante è stato anche nella seconda giornata il numero delle perdite inflitte al nemico. Di esse sono indice i circa 3500 prigionieri, fra i quali un comandante di brigata; ciò che rivela 1' impeto della nostra irruzione e la portata della sua penetrazione nelle linee nemiche. »
« La giornata del 2 novembre — scriveva dal campo Guelfo Civinini — ha avuto in tutte le sue fasi lo stile e le.vicende della vera grande battaglia. Sorpassata ieri l'altro la seconda linea austriaca Veliki-Pecinka-Loquizza fino davanti a Hudi Log giustamente ribattezzato nell'italico Boscomalo, ieri fra quella linea e quella di resistenza di Castagnievizza 1* azione ha preso una movenza nuova, uno svolgimento di manovre. Per la prima volta le nostre truppe combattevano ora in campo aperto. Il terreno era ancora insidiosissimo, sparso di
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