Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL'ISONZOd'artiglieria, ha fatto pił rifulgere l'opera delle fanterie ed il loro validissimo impiego.
« Nell'offensiva dei primi tre giorni di novembre l'artiglieria pare quasi che abbia detto alla fanteria : « Io apro i varchi, distruggo, spiano le difese che posso colpire e che ricerco con ogni mezzo; riduco insomma le masse delle difese nemiche; ma non posso, in un terreno come il Carso, nč tutto vedere, nč tutto colpire; tu, arma sorella, con la manovra e la tua azione, completerai la mia e la svilupperai. » E la fanteria ha manovrato nei vari settori ed ha vinto.
« Le condizioni del Carso, oggi ben note anche all'estero, si presentano sempre diverse nelle varie zone che formano il massiccio. Ma una caratteristica gli č comune, quella che non vi sono linee stabilite di pendenza, linee montane regolari, ma un groviglio di alture, d'insellature, di depressioni, senza alcuna regola, senza un corso d'acqua : le acque spariscono qua e lą senza direzione:
« Questa conformazione geografica si oppone all'esistenza di vere e proprie posizioni militari capaci di esercitare un'azione preponderante assoluta; ma favorisce invece la difesa, che in simili condizioni di terreno trova possibilitą di resistenza passo per passo, localitą per localitą, permettendo incuneamenti e angoli salienti. Ecco perchč l'attacco deve spezzarsi in tante singole azioni, che collegate nel tempo e nello spazio, agiscono come vere e proprie azioni particolari.
« Ogni tratto di terreno ha una sua fisonomia, ab-biam detto; presenta difese differenti, vive nel gran quadro della difesa generale. Non punti o posizioni, ma zone determinano la caduta di un sistema di difese, di una linea nemica. Inoltre, un terreno cosģ tormentato il quale, come gią fu detto del Montenegro, sembra sia stato formato da un genio che librandosi nel cielo vi abbia rovesciato sopra un sacco di montagne cadute senza ordine e simmetria, presenta* grandi angoli morti, che solo dal cielo potrebbero essere battuti, e caverne impenetrabili ai tiri frontali dell'attaccante.
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Carso Carso Montenegro
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