Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE BATTAGLIE DELL'ISONZO
      « Respinti violenti attacchi, che il nemico con evidente scopo diversivo tentava nella zona di Colbricon in Valle di Travignolo, il 17 fu da noi occupata l'altura di Quota 2094, a sud della Forcella di Coldòsse, alla testata di Valle Fossernica (Vanoi). 11 23, riparti alpini del battaglione Feltre e Monte Rosa espugnarono l'importante vetta del Gardinal, ergentesi a 2354 metri a nord-est del Cauriol. Tenace fu la resistenza del presidio nemico, che fu circuito e sopraffatto; i pochi superstiti presi prigionieri. L'artiglieria avversaria iniziò allora un intenso bombardamento della posizione, che durò sino al giorno 28, quando rilevanti forze tentarono l'attacco delle nostre linee più avanzate a nord del Gardinal, verso Busa Alta; furono nettamente respinte.
      « Nei primi giorni del successivo ottobre, mentre in questa* zona si rafforzavano le posizioni raggiunte e se ne miglioravano gli accessi, una nuova nostra offensiva si manifestava più a nord-est, nelle valli di Travignolo e di S. Pellegrino, affluenti dell'alto Avisio. Già nel luglio avevamo ivi conquistata nel massiccio del Colbricon la vetta più orientale, di Quota 2604. Il 2 ottobre, arditi nuclei del 20° battaglione bersaglieri (3° reggimento) scalavano sotto il fuoco nemico le ripide pareti rocciose della seconda cima del Colbricon e se ne impadronivano. Nella notte l'avversario tentava la riscossa e, dopo intensa preparazione delle artiglierie, attaccava più volte tutte le nostre posizioni sul versante meridionale di Valle di Travignolo. Fu nettamente ributtato ovunque e con perdite gravi : sulle pendici settentrionali del Colbricon i nostri lo contrattaccarono ed inseguirono con la baionetta alle reni riuscendo così a guadagnare nuovo terreno. Nella notte sul 4 ed il giorno successivo, dopo azioni diversive contro le alture a nord del Travignolo, il nemico lanciava nella zona del Colbricon nuovi insistenti contrattacchi, infrantisi sempre contro la salda resistenza delle nostre truppe. Infine il giorno 5, in Valle di S. Pellegrino, una nostra colonna con improvvisa irruzione espugnava forti trinceramenti nemici sulle pendici di Cima di Costabella, prendendovi 108
      — Ili —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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