Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (112/215)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      i.A GRANDE GUERRA D'ITALIAprigionieri, un cannone da montagna e sei mitragliatrici:
      « Richiamata coś verso nord-est l'attenzione dell'avversario, il giorno 6 ricominciavano i nostri attacchi alla testata del T. Vanoi. Ivi il battaglione alpini Monte Arvenis assaliva ed espugnava la vetta 2456, nel massiccio di Busa Alta, potentemente fortificata. Il riparto nemico che la presidiava, costrettovi anche dalla asprezza del terreno che rendeva difficile ritirarsi, oppose accanita resistenza e resṭ in gran parte distrutto. La nuova importante conquista ci fu col consueto accanimento contesa dall'avversario, che nella notte sul 7, nella giornata successiva e nella notte sull'8 con singolare tenacia reiteṛ gli attacchi intermezzandoli con concentramenti di fuoco di inaudita violenza ed estendendoli sino alla zona del Gardinal. Ma i nostri saldi alpini ressero viri1-mente agli effetti del terribile fuoco del nemico e'ne ricacciarono ogni volta con impeto le ondate di assalto.
      « Solo sulla Busa Alta piccoli nuclei riuscirono per un momento ad irrompere all'ala destra delle nostre posizioni. Accorsi i rincalzi, un nostro poderoso urto appoggiato da tiri precisi e fulminei delle artiglierie, ricacciava l'avversario giù per i burroni di Val di Sadóe infliggendogli fierissime perdite.
      « Il nemico, che aveva a mano a mano radunalo nella zona dell'Avisio ingenti forze, accertate in 33 battaglioni di truppe scelte da montagna, tenṭ allora nuove diversioni. E nella giornata del 9, dopo attacco dimostrativo sulle pendici di Cima di Bocche, nel versańe settentrionale di Valle di Travignolo, attaccava con grandi forze la seconda cima di Colbricon. Respinto con gravi perdite, nella sera lanciava un nuovo poderoso assalto sulle pendici di Cima di Bocche, riuscendo ad occuparvi alcune trincee, tosto sloggiatone da un nostro vigoroso ritorno offensivo. Nella speranza di avere coś distratta la nostra attenzione richiamandola verso la Valle di Travignolo, la sera del 10 ingenti forze nemiche col concorso di numerosa e possente artiglieria reiteravano con tenace insistenza furiosi assalti contro la nostra posizione di Busa Alta. Bersaglieri e alpini, gareggiando
      — 112 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

Pagina (112/215)






Vanoi Monte Arvenis Busa Alta Gardinal Busa Alta Val Sadóe Avisio Cima Bocche Valle Travignolo Colbricon Cima Bocche Valle Travignolo Busa Alta