Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL'ISONZOin valore, ruppero ogni volta l'impeto del nemico, indi lo contrattaccarono e fugarono alla baionetta, infliggendogli perdite gravissime e prendendogli 37 prigionieri.
« A metà ottobre un periodo di intemperie, con abbondanti nevicate e temperatura assai rigida, veniva a chiudere le operazioni anche in questo scacchiere.
« Ma il campo principale delle nostre gesta fu, anche nel periodo considerato, la fronte Giulia. Ivi la vittoriosa nostra offensiva dell'agosto ci aveva dato, oltre all'espugnazione della piazza di Gorizia e del sistema difensivo carsico ad ovest del Vallone, il possesso delle pendici occidentali delle alture che da Monte San Gabriele al Frigido (Vippacco) si adergono ad oriente della città di Gorizia. Sul Carso, passato il Vallone, avevamo posto piede sulle alture di Nad Logem, di Oppacchia-sella, del Colle Nero (Crni Hrib) e di Monte Grosso (Debeli), arrestandoci contro la prima delle linee di difesa nemica ad oriente del Vallone.
« Tale linea da San Grado di Merna, ove si allacciava alle difese austriache a settentrione del Frigido, si dirigeva con andamento generale meridiano verso sud; passava ad un chilometro circa ad ovest di Loquizza, poi ad est di Oppacchiasella, rasentava le case di Nova-villa per indi risalire sulle pendici occidentali delle alture di Quota 208 nord e sud e di Quota 144, sino alle paludi del Deserto (Lisert). Le trincee, scavate in gran parte nella roccia alla profondità di metri 1.80, erano protette da parapetti di sacchi a terra, blindate con scudi metallici e recinte da profondi ordini di reticolati, abilmente dissimulati in modo da sfuggire alla osservazione. A tergo numerose caverne erano state scavate nella roccia, per il ricovero delle truppe durante il nostro fuoco di artiglieria.
« Contro questa linea si effettuò verso la metà di settembre il primo nostro attacco, preceduto da fuoco intenso e rovinoso di artiglierie e di bombarde, che infuriò per più giorni su ampia e profonda zona, tutto colpendo ed annientando : dalle lontane caverne donde tuonavano nascoste le bocche da fuoco nemiche agli
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