Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAosservatori blindati dai quali veniva regolato il tiro delle artiglierie, ai profondi e muniti ricoveri entro i quali comandi e truppe avevano cercato riparo durante la tempesta di fuoco, agli estesi reticolati che avrebbero dovuto arrestare l'impeto delle nostre fanterie. Nel pomeriggio del 14 settembre, accertati da ardite pattuglie gli effetti distruttori del fuoco di preparazione, le nostre truppe sotto pioggia torrenziale si slanciarono al-1 assalto.
« Ad est di Gorizia l'azione si limitò ad attacchi dimostrativi per impegnare l'avversario e impedirgli spostamenti di forze. Sul Carso invece le truppe dell'XI0 Corpo d'Armata, cui era affidato il difficile compito di avanzare lungo il margine settentrionale dell'altipiano, ottenevano subito notevoli successi conquistando la zona di Quota 65, ad occidente di Cima Grande (Veliki Hribach). Più a sud, in un primo slancio le nostre fanterie occuparono Novavilla e l'altura di Quota 208 nord; ma violenti concentramenti di fuoco delle artiglierie nemiche obbligarono poi a sgombrare tali posizioni. Il successivo giorno 15, espugnavamo a nord la forte altura di San Grado di Merna, mentre al centro e a destra riuscivamo a superare in più punti le linee nemiche verso Lo'quizza e ad est di Oppacchiasella. II 16 altri nostri violenti attacchi ci davano il possesso del terreno ad est di Oppacchiasella, sino a Quota 201, dell'importante altura di Quota 208 sud e della linea di cresta dell'altura di Quo-ta 144.
« Violente intemperie e la necessità di rafforzare le posizioni raggiunte imposero una sosta nell azione. Nel complesso di essa prendemmo 4104 prigionieri, dei quali 111 ufficiali, con ricco bottino di armi, munizioni e di materiali vari.
« Il rimanente periodo del mese di settembre e la prima decade di ottobre furono dedicati al rafforzamento e miglioramento delle posizioni raggiunte, agli spostamenti delle artiglierie, allo studio delle nuove posizioni nemiche. Anche l avversario lavorò alacremente a rafforzarsi e raffittire le proprie difese e tentò pure con
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