Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE BATTAGLIE DELL'ISONZObassa Vertoibizza le nostre intrepide fanterie avanzarono sotto il fuoco nemico affondando sino alla cintola — furono espugnati estesi trinceramenti lungo le pendici occidentali del Tivoli e di San Marco e sulle alture ad est di Sober.
      « Sul Carso, le truppe della III Armata avevano per obiettivo la seconda delle linee costruite dal nemico nella zona ad oriente del Vallone e a nord della strada No-vavilla-Selo. Tale linea passava ad 800 metri circa ad occidente della vetta di Cima Grande (Veliki Hribach) e scendeva in direzione meridiana sino a Lucatic. Di qui si allacciava, a sud di Quota 208, al tratto di prima linea tuttora in possesso dell' avversario. Nella zona più importante, però, e cioè in corrispondenza dell'aspro ciglione settentrionale del Carso, gli austriaci avevano costruita una doppia linea; ossia a distanza di 500 a 800 metri da quella principale correva una serie di formidabili trinceramenti, chiamati dagli austriaci « Reser-verstellung », di cui i capisaldi erano Cima Grande (Veliki Hribach) e il Pecinka.
      « Iniziato I' attacco con ammirevole slancio, le fanterie dell'XI Corpo d'Armata espugnarono le ripide e boscose alture di Cima Grande e di Monte Pecinka e conquistarono tutto il terreno sino alle alture di Quota 376 e 308 ed al quadrivio di Quota 202 sulla strada da Oppacchiasella a Castagnievizza. Al sud di tale strada, la linea nemica venne in più punti superata e furono mantenute le conquiste fatte, contro gli insistenti ritorni offensivi dell'avversario, specialmente mercè il valore delle fanterie della Brigata Cremona (21° e 22° Reggimento).
      « Il giorno 2, mentre sulle posizioni ad oriente di Gorizia si resisteva con successo ai reiterati ritorni controffensivi dell'avversario, sul Carso le fanterie della 4a e 45a Divisione (Brigata Spezia, 125° e 126° Reggimento; Brigata Barletta, 137° e 138° Reggimento; Brigata Toscana, 11° e 78" Reggimento; Brigata Lombardia, 73° e 74° Reggimento; Brigata Trapani, 143° e 144° Reggimento) e i bersaglieri della la Brigata (6° e 12° Reggi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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