Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE BATTAGLIE DELL'ISONZOnella mattinata di ieri una maggiore violenza, provocando vivacissima reazione di numerose batterie avversarie di ogni calibro.
« Verso il mezzogiorno, ardite irruzioni delle nostre fanterie su vari tratti della fronte nemica, ci fecero realizzare sensibili progressi nella zona di Piava, sulle falde di Monte Cucco e sulle alture ad oriente di Gorizia e del torrente Vertoibizza.
« Contemporaneamente, nel settore settentrionale del Carso, puntate di nostri reparti raggiungevano le sconvolte linee dell'avversario ad est del Dosso Faiti, riportandone prigionieri.
« L'azione delle nostre fanterie continua serrata, con l'efficace concorso di artiglierie e bombarde che controbattono quelle attivissime del nemico.
« Numerosi prigionieri cominciano ad affluire ai nostri campi di concentrarnento.
« L'aviazione fu anch'essa assai attiva. Al mattino, nostri velivoli bombardavano baraccamenti nemici nelle vicinanze di Chiapovano. Nel pomeriggio, una forte squadriglia, volava sulla zona delle retrovie nemiche ad oriente di Gorizia, lanciando circa 200 bombe su accampamenti e convogli. I nostri arditi aviatori, abbassatisi a 500 metri, mitragliarono anche truppe nemiche ammassate, scompigliandole. I velivoli ritornarono tutti ai propri campi. »
16 maggio. — « Sulla fronte Giulia, la vigorosa offensiva iniziata dalle nostre truppe nella giornata del 14 proseguì ieri con risolutezza.
« Mercè sforzi incessanti, le nostre fanterie, col continuo valido appoggio delle artiglierie, riuscirono ad affermarsi sulla linea delle aspre e boscose alture ergen-tisi lungo la sponda orientale dell'Isonzo, a monte di Gorizia, trasformate dal nemico in munitissimo bastione difensivo.
« All'ala sinistra, una nostra colonna, forzato il passaggio del fiume fra Loga e Bodrez, si impadroniva di quest'ultimo villaggio e vi si fortificava.
« Al centro fu conquistata l'altura di quota 383, a
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