Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA DITALI Adi I olmino e le retrovie nemiche sul Carso, con effetti assai efficaci. In combattimenti aerei furono dai nostri aviatori abbattuti tre velivoli. »
      26 maggio. — « Perdura violenta la lotta sul Carso, ove le nostre valorose truppe sfondarono ieri una nuova poderosa linea di difese nemiche, prendendo circa 3500 prigionieri e molto materiale da guerra.
      « Dopo intensa preparazione delle artiglierie, prolungatasi fino alle ore 16, le fanterie del 7° Corpo d'Armata, con travolgente avanzata, superarono la fitta rete di trinceramenti nemici estendentesi dalla Foce del Tini avo all'est di Jamiano, e si impadronirono delle alture fra Flondar e Medeazza.
      « Più a nord, dopo alterna vicenda di mischia accanita, furono spazzate le ultime resistenze nemiche dall'intricato groviglio ad oriente di Boscomalo, conquistata l'altura di quota 220 a sud-est del paese, ed espugnati i trinceramenti intorno a Castagnievizza.
      « Nel settore settentrionale del Carso e nella zona ad oriente di Gorizia, azioni prevalenti delle artiglierie. Allargammo la nostra occupazione sull'altura di quota 174 a nord di Tivoli. •
      « Aspra e sanguinosa fu la lotta nella zona del Vodice, ove l'avversario si accanisce con ogni sforzo per ritoglierci l'importante altura di quota 652, sempre in nostro saldo possesso. Anche ieri, dopo violenta preparazione di fuoco, dense masse nemiche attaccarono più volte e con ostinazione le nostre linee. Per la ferrea volontà dei valorosi difensori, la posizione fu integralmente mantenuta, e il nemico, ributtato ogni volta con perdite ingenti, lasciò nelle nostre mani oltre 300 prigionieri.
      « Nella zona di Piava compimmo nuovi progressi sulle pendici dell'altura di quota 363, verso la valletta di Rogat (Rohot).
      « Il complesso dei prigionieri da noi presi al nemico sulla fronte Giulia dal giorno 14 a ieri è stato fino ad ora accertato in 22.419, dei quali 487 ufficiali.
      « Sulle retrovie nemiche volarono ieri in gran numero i nostri arditi aviatori, bombardando impianti fer-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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