Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Questo va detto, perchè dimostra quanto debba essere sentita dal nemico la perdita di tutto il saliente ad ovest di Castagnievizza. È il crollo completo di molte possibilità e di molte speranze. Ciò spiega perfettamente anche la cura colla quale gli austriaci avevano rafforzato queste posizioni, moltiplicando fino a cinque, come altra volta è stato notato, gli ordini di trincee, accumulandovi ogni mezzo di resistenza. Ciò spiega come grossi nuclei di fanti e mitraglieri siano rimasti tenacemente, disperatamente annidati nel groviglio di Boscomalo, anche dopo che esso era stato oltrepassato solo attraverso una specie di strozzatura. Quei nuclei avevano ricevuto l'ordine di resistere ad ogni costo perchè quelle posizioni, nel concetto del Comando austriaco, dovevano essere imprendibili, e le nostre truppe le hanno espugnate rovesciando ogni resistenza, assaltandole vittoriosamente, sotto il fuoco delle mitragliatrici e dei velivoli nemici calatisi a bassa quota.
h Anche il massiccio del Vodice, caposaldo del bastione sulla sinistra dell lsonzo, per il Comando austriaco non avrebbe dovuto mai essere espugnato. 1 più violenti sforzi del nemico si concentrano e si accaniscono quasi senza tregua contro il Vodice con risultati immutabilmente disastrosi. Migliaia di cadaveri austriaci coprono le pendici orientali del cocuzzolo di Quota 652, riempiono le trincee ed i camminamenti che i nostri reggimenti hanno conquistato nella foga irresistibile dei contrattacchi dopo aver sfidato il furore di bombardamenti senza esempi.
« Nuovi brillanti successi registra la nostra aviazione. Due velivoli, uno pilotato dal sergente Leonardi, l'altro dal sottotenente Pasquali e dal tenente Reggio, hanno concorso ad abbattere un apparecchio nemico. 11 sottotenente Baracchini ha fatto precipitare il suo secondo velivolo austriaco a oriente di Aisovizza. »
Il 27 maggio un altro comunicato ufficiale portava queste notizie :
« Dal mare alla zona di Castagnievizza le nostre
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