Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE BATTAGLIE DELL'ISONZOno seguito le prime ondate d assalto per attaccare dal cielo le masse nemiche e mitragliarle. Dieci tonnellate d'esplosivo, precisa il Monicelli, e diecimila cartuccè sono state scagliate e tirate contro le formazioni di fanteria nemica uscenti dai covi a fronteggiarci. Il volo del grande stormo è apparso per un attimo nel riverbero del sole, e si è poi inabissato nel vortice di fumo e di fiamme che s'addensava sul campo. Il vento, che spirava impetuosissimo, rende prodigiosa questa prova della nostra aviazione militare, già così splendida di fortune. Tutti i velivoli sono tornati.
      Come dal cielo, così dal mare i soldati di terra ebbero l'aiuto di altri fratelli combattenti. I cannoni della Marina tuonarono da tutti gli appostamenti litoranei, colpendo la linea dell'Hermada e quella che. dall'Her-mada, si svolge lungo la costa da Duino a Nabresina. La retrovia austriaca si disegnò netta e precisa, alla vista, dalle foci dell'Isonzo, e contro di essa la Marina puntò i suoi pezzi, costringendo il fuoco nemico infilante le quote ad est di Monfalcone e percuotente la nostra avanzata verso il margine meridionale del Carso a tacere o a sparpagliare il suo fuoco senza direzione e bersaglio...
      La formidabile posizione di Boscomalo, spaventoso nido di mitragliatrici, fu presa per aggiramento. Mentre grossi nuclei di una brigata investivano le linee nemiche del triangolo da nord, da est altri nuclei tentavano il rovescio della posizione e — incuranti delle perdite, minacciati dal pericolo cui si esponevano i reparti quasi allo scoperto — attraverso le furie del Pod Koriti, poterono insinuarsi verso la Quota 202 ed attaccare risolutamente a tergo le truppe che tenevano le tre linee difensive austriache. L'attacco si risolvette in un corpo a corpo magnifico, feroce, turbinoso e sanguinoso; ma sulle ruine della posizione, a sera, i cadaveri austriaci erano a mucchi.
      Sorpassato il groviglio, le nostre fanterie puntarono risolutamente verso Versic, proseguendo in quella ma-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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