Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I A GRANDE GUERRA D'ITALIAdi fronte al fiore dell'esercito austriaco, consistente almeno in mezzo milione di uomini. In meno'di due settimane gli italiani hanno espugnato due delle più formidabili posizioni fortificate a nord di Gorizia, hanno completamente annientato il potente contrattacco nel Trentino ed hanno inflitto al nemico la più grave sconfitta ch'esso abbia sinora subito sul Carso. È un risultato eccellente. »
      Il Daily Chronicle, accennando alla circostanza che alcune unità inglesi hanno partecipato alla vittoria, diceva :
      « Non è stata naturalmente una grande partecipazione rispetto allo sforzo totale. La vittoria è esclusivamente italiana e il merito va attribuito al Comando italiano, alle armi italiane e alla straordinaria resistenza e al vigore della fanteria italiana. Tuttavia siamo cordialmente lieti di ver fornito il piccolo aiuto che è stato possibile, se non altro come riprova di quella buona volontà e simpatia verso il popolo italiano che è un articolo di fede tradizionale in Inghilterra. Sono passati 99 anni dal giorno in cui Byron pubblicò il quarto canto del « Childe Harold » nella prefazione del quale sosteneva le aspirazioni italiane e non vi è altro popolo verso cui la corrente di simpatia inglese si è diretta così spontaneamente e ininterrottamente da allora. L'Italia è stata duramente provata dalla guerra e forse soffre più direttamente le conseguenze della campagna dei sommergibili di qualsiasi altra nazione alleata; ma noi abbiamo piena fiducia nei risultati che realizzeranno i suoi ideali nazionali ed apriranno per lei una nuova epoca di grandezza. »
      La nuova grande vittoria delle armi italiane fu pure esaltata in tutti i circoli francesi, e i giornali parigini le dedicarono le loro pagine, mettendone in evidenza 1 importanza. Marcello Hutin neWEcho de Paris disse che l'esercito italiano celebrava con una vittoria clamorosa il secondo anniversario del suo intervento nella guerra.
      « La giornata del 23 maggio — egli scriveva — sarà per sempre illustre nei fasti militari dell'Italia. La cifra
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 21. Le battaglie dell'Isonzo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 212

   

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